Il Cup riapre dopo un mese di stop

9 Settembre 2010

Il manager D'Amario: «Comincia la battaglia contro i tempi lunghi»

PESCARA. Riapre il Centro unico di prenotazione (Cup) dell'ospedale Santo Spirito, dopo la chiusura disposta il 2 agosto scorso e il temporaneo trasferimento della sede nel poliambulatorio del presidio ospedaliero di via Fonte Romana. Il trasloco si era reso necessario perché le stanze del Cup avevano bisogno da anni di interventi di messa in sicurezza, tinteggiatura e igienizzazione. Ma soprattutto c'era la necessità di un rinnovo dei metodi e dell'organizzazione delle prenotazioni sanitarie per ridurre al massimo i disagi e le attese degli utenti.

LE NOVITÀ. Le file saranno disciplinate da display luminosi e separate in base ai servizi richiesti. Chi dovrà prenotare una visita non sarà più in attesa insieme a chi deve revocare o scegliere il medico di famiglia, come avveniva fino a poco tempo fa, ma avrà una fila dedicata. Anche il call center è stato ammodernato per renderlo più efficiente. La vera novità arriverà a fine mese, quando il Cup comincerà a comunicare all'utenza e a rendere pubblici a tutti i tempi di attesa di ogni singola analisi o prestazione. Una scelta di trasparenza verso i cittadini, ma anche un modo per l'azienda sanitaria per mettersi al riparo da eccessivi allarmismi, mostrando i propri punti di forze oltre alle già note criticità.

LE POLEMICHE. Il Cup è finito più volte nell'occhio del ciclone negli ultimi tempi. I lavori svolti nel mese di agosto dovevano limitare al massimo i problemi grazie al minore afflusso di persone, ma a causa del ridotto numero del personale in servizio nel periodo di ferie non sono mancate lamentele da parte degli utenti. Inoltre, nelle ultime settimane, è stato più volte lanciato l'allarme per i lunghi tempi di attesa per alcuni esami medici. Si va dalla colonscopia per la quale ci vogliono sette mesi, alle ecografie mammarie che richiedo un'attesa di 11 mesi, fino ad arrivare alle mammografie per le quali è stato disposto lo stop temporaneo alle prenotazioni per le troppe richieste avute dall'ospedale. Tutto questo a fronte di un tempo massimo di due mesi previsto nel Piano operativo regionale per ricevere qualsiasi tipo di visita o esame.

«Conosciamo le criticità del sistema e ci stiamo lavorando», dichiara il direttore generale dell'Asl, il manager Claudio D'Amario. «In questo periodo ci stiamo concentrando sulle mammografie e le radioterapie per velocizzare al massimo i tempi», prosegue D'Amario. «Ci sono, però, anche dei punti forti come gli esami di endocrinologia per i quali si aspetta molto meno dei due mesi previsto dal piano operativo. Ora che i lavori di ristrutturazione al Cup sono stati ultimati possiamo iniziare la nostra guerra alle lunghe liste d'attesa».

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