Il dibattito in città prosegue e il M5S lancia la sua proposta

9 Giugno 2023

PESCARA. Il M5S lancia la sua «proposta alternativa» per la sede della Regione Abruzzo a Pescara: «Un progetto che parte dall’acquisizione dell’attuale sede della Camera di Commercio, da poco messa...

PESCARA. Il M5S lancia la sua «proposta alternativa» per la sede della Regione Abruzzo a Pescara: «Un progetto che parte dall’acquisizione dell’attuale sede della Camera di Commercio, da poco messa in alienazione, e dalla ristrutturazione con ampliamento degli edifici a oggi nelle disponibilità della Regione in piazza Unione», dicono i consiglieri comunali Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo.
I consiglieri grillini annunciano che presenteranno la proposta all’apertura del consiglio comunale di stasera: «Porteremo questa proposta all’attenzione del consiglio alla riapertura dei lavori senza mollare comunque di un centimetro rispetto a tutti gli emendamenti e le istanze sospensive presentate alla delibera, per tentare fino all’ultimo di evitare l’ennesima scelta scellerata di un sindaco che sta distruggendo Pescara». Significa che stasera sarà un muro contro muro tra maggioranza e opposizione: M5S e Pd sono gli autori di 71 emendamenti.
Secondo il M5S, «l’ampliamento sarebbe possibile recuperando le volumetrie dalla demolizione delle strutture oggi dismesse e abbandonate in viale Bovio e via Raffaello, liberando quelle aree lì dove mancano spazi aperti e fruibili dalla cittadinanza, togliendo cemento da una zona già fortemente urbanizzata. Una soluzione a consumo zero di suolo, recuperando l’esistente, evitando di occupare 10mila metri quadrati nell’area di risulta, ma creando comunque strutture sufficienti a soddisfare tutte le esigenze di spazio richieste dalla Regione, lì dove ci sono già edifici esistenti e non utilizzati al meglio».
A detto di Alessandrini, Sola e Di Renzo, nascerebbe «un vero e proprio polo amministrativo che dialogherebbe con i palazzi vicini del Comune di Pescara, con uffici dislocati in più blocchi e in una torre sopraelevata, a fare da contraltare a quella del Palazzo di Città e parcheggi all’interno delle stesse strutture, sia di pertinenza dei dipendenti pubblici che al servizio della città. Un’organizzazione degli spazi che, potendo usufruire dell’uscita dell’asse attrezzato a due passi e della vicina stazione di Porta Nuova, consentirebbe di risolvere tutta una serie di criticità senza impattare negativamente sul flusso del traffico urbano, come accadrebbe invece catapultando un edificio ex novo nell’area di risulta, a pochi metri dal centro commerciale naturale della città». (p.l.)