«Il futuro dopo la Maturità? Tra un anno via dall’Italia»

20 Giugno 2014

Gli studenti di Volta, Bellisario e Alberghiero con le idee chiare dopo le prove «Raggiungerò mio padre in Canada», «Voglio fare un’esperienza a Londra»

PESCARA. Hanno archiviato da pochi minuti la seconda prova dell’esame di maturità, quella specifica per ogni indirizzo di studio. Tra le ansie che scattano subito dopo la consegna, la telefonata di rito alla mamma o al fidanzato/a una volta varcata la soglia della scuola e gli abbracci per allentare la tensione con i compagni di classe, il popolo dei diplomandi pensa al terzo scoglio degli scritti (lunedì ci sarà il quizzone) e allo studio “matto e disperatissimo” in vista degli orali. Versione di Luciano al classico, calcolo degli integrali allo scientifico, prove di economia aziendale, traduzione in lingua o disegno di un’opera di Michelangelo. A ogni studente il proprio fardello: per qualcuno è andata meglio delle più rosee previsioni, tanti altri avrebbero preferito confrontarsi con elaborati modellati sul proprio programma di studio. Una fetta considerevole di ragazzi, invece, è già proiettata al futuro e, tra qualche mese, si immagina lontana da Pescara e dall’Italia per tentare di costruirsi un futuro migliore e meno precario.

«L’anno prossimo sarò in Canada, raggiungerò mio padre», dice Gianluca Melchiorre della quinta F, all’uscita dell’istituto alberghiero De Cecco, «non vedo l’ora di finire gli esami e andare via, perché qui le prospettive sono pessime. E’ stata una giornata lunga e stressante, ma tutto sommato ci è andata bene con l’elaborato sull’alimentazione e la conservazione dei cibi. Il prossimo weekend? Mi dedicherò al relax, ormai quello che c’era da ripetere è stato fatto».

«Nel mio futuro vedo sicuramente un’esperienza all’estero», aggiunge Simone Morelli della quinta G, «inserirsi qui è complicato. L’esame finora è andato bene, ma mi spaventa l’orale visto che non conosciamo i membri esterni della commissione». «Se ce la faccio, partirò per Londra a settembre», ribatte un’altra studentessa, Federica, «l’alberghiero serve a farci viaggiare e portare all’estero le conoscenze acquisite in questi anni. Meglio non parlare della prova: a noi del turistico è andata malissimo con economia aziendale, il calcolo del bilancio e degli indici».

All’istituto d’istruzione superiore Volta i primi studenti cominciano a lasciare i banchi poco dopo le 14. L’atmosfera è distesa, nonostante la tensione degli esami i ragazzi non hanno perso la voglia di scherzare con compagni e docenti.

«Mi aspettavo una prova più complicata», raccontano Christian Pavone, Gioele Piersante e Filippo Marini della quinta A elettrotecnica, «le simulazioni fatte durante l’anno scolastico erano più difficili. Sono stati bravi i nostri professori a prepararci al meglio». «Siamo tutti soddisfatti», dicono in coro Antonio Giordano, Simone Bellante e Ogie Omosaye, «siamo a metà strada: essere arrivati qui è già un ottimo traguardo». «Per fortuna che è andata meglio rispetto al tema di italiano», sottolinea Rita Tassi, «mercoledì ho avuto un blocco totale, meno male che mi sono tranquillizzata».

Sorrisi soddisfatti anche davanti all’istituto d’arte Bellisario, dove i ragazzi si sono confrontati con un disegno su Michelangelo in occasione del 450° anniversario dalla morte. Una prova «intrigante e non ostica», secondo Emanuele Di Felice e Simone D’Agostino, «troppo specifica», invece, secondo Giada Villanova e Nicole Mastrodicasa.

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