Il giallo del giostraio scomparso, parla il fratello: “Gli ultimi che sono stati con lui conoscono la verità”
Continua a tenere banco il caso di Rudy Cavazza, il giostraio romano di 54 anni scomparso il 6 dicembre a Spoltore, dove era ospite dei cugini. Ieri sera a “Chi l’ha visto” è intervenuta la famiglia: “E’ uscito senza scarpe, difficile lo abbia fatto per sua volontà”
SPOLTORE. Ancora fitto il mistero che avvolge la sparizione di Rudy Cavazza, cinquantaquattrenne proveniente da Roma e di cui non si hanno più notizie dallo scorso 6 dicembre. Come riferito dalle figlie, Cavazza è partito da Roma il giorno 5 dicembre. A prenderlo e portarlo a Spoltore, apparentemente per ragioni di lavoro, sono stati i cugini. È uscito di casa senza portare con sé documenti e telefono e non disponeva di cambi perché sarebbe dovuto rientrare entro un paio di giorni. La sera del 6, nella casa a Spoltore, c’erano Rudy e due cugini.
La versione di questi ultimi è che Rudy, ad un’ora imprecisata della sera, sarebbe andato a dormire e che la mattina si sarebbero accorti della sua assenza e successivamente della presenza delle scarpe in casa. Un nipote, mentre rincasava, dice di averlo visto lungo la strada di casa attorno alle cinque del mattino. Due sere fa, il 18 dicembre, l’appello in diretta delle figlie al programma tv “Chi l’ha visto?”: “Siamo molto preoccupate, di lui sono rimaste solo le scarpe”, hanno detto ai microfoni del programma.
Ad intervenire, nel corso della puntata, anche Daniele, fratello di Rudy: “Un padre di cinque figli e con cinque nipoti, può andarsene via senza scarpe e senza calze, senza documenti e senza telefono? E poi mia nipote gli ha mandato una ricetta per dei farmaci per un dolore alla gamba, ma non è nemmeno andato in farmacia a comprarli. Le ultime persone che sono state con mio fratello sanno per forza la verità.” In un audio mandato in onda subito dopo l’intervento di Daniele Cavazza, la voce di Rudy in un messaggio inviato a una delle figlie il giorno prima della sparizione: “Ci vediamo domani che c’ho da fa’, è anche un problema per me, lo sai che sto senza pasticche. Ci vediamo domani”.
Sospetti anche relativamente ad alcune frasi che lascerebbero spazio all’ambiguità: Daniele Cavazza fa riferimento, in particolare, alla frase pronunciata da uno dei due cugini, che avrebbe detto: “Tengo i calzetti di tuo fratello come ricordo”. “Secondo quanto ci è stato raccontato e ricostruito dalle figlie e dal fratello, le incongruenze e gli aspetti non chiari sono tantissimi. Primo tra tutti le scarpe: noi pensiamo possa esser successo qualcosa a Rudy, ma non per sua volontà, perché seppur un soggetto fragile, non avrebbe mai fatto un gesto estremo”, afferma Alessia Natali, presidente dell’associazione senza scopo di lucro Penelope Abruzzo, che con impegno si sta occupando, tra le altre, anche di questa enigmatica sparizione: “noi come associazione, al momento, abbiamo fatto nominare un nostro legale: l’avvocato Katia Ferri”, ha proseguito Alessia Natali, “e faremo una richiesta 335 per vedere se è stato aperto un fascicolo senza o con ipotesi di reato, poi ci muoveremo di conseguenza.”