Il Montesilvano rischia lo sfratto

Non pagati 7 mila euro per l'affitto dello stadio, spuntano le diffide

MONTESILVANO. «Tutte le società calcistiche hanno firmato un contratto con il Comune e pagato la quota per l'uso dei campi sportivi, il Montesilvano non l'ha fatto e ha accumulato un debito di settemila euro». Lo denuncia il consigliere De Martinis. La squadra rischia lo sfratto.

Sul finire di una stagione travagliata, tra il nodo del campo sportivo di via Senna ridotto a una distesa di terra senza più l'erba, gli spogliatoi nel degrado, il cambio societario con l'uscita di scena di Alessandro Cozzi e l'ingresso di Paolo Pandolfi, spunta il debito del Montesilvano calcio verso il Comune: settemila euro. Inoltre, in fila per i soldi ci sono anche altri, a cominciare dai giocatori che aspettano due rimborsi spesa arretrati. Nella lista dei fornitori non pagati, c'è anche la Gtm: il noleggio di un autobus per portare la squadra in trasferta, nell'era Cozzi, non è stato pagato.

Per Ottavio De Martinis, con l'addio di Cozzi, fratello del consigliere dell'Udc e assessore provinciale Valter Cozzi, e l'arrivo di Pandolfi, «niente è cambiato»: «La legge è uguale per tutti», afferma il consigliere con delega allo Sport, «e il Montesilvano non può pretendere di essere favorito soltanto perché milita in Eccellenza. Siccome, la società non ha voluto firmare un contratto per l'utilizzo del campo di via Senna, il Comune la considera abusiva: questa situazione è stata tollerata e lo sarà fino al termine del campionato, ma con il prossimo torneo non sarà più così. Il Comune», assicura De Martinis, «stilerà un bando pubblico per l'uso degli impianti sportivi e chi non è in regola con i pagamenti non potrà partecipare». Così se il Montesilvano non salderà il suo debito, a prescindere se resterà in Eccellenza o retrocederà in Promozione, sarà sfrattato dalla città. «Il Comune ha mandato due diffide di pagamento alla società», dice De Martinis, «ma non è arrivata risposta se non una scusa e cioè che Pandolfi non si sarebbe fatto carico del debito ereditato da Cozzi ma», per il consigliere, «chi subentra non si può caricare soltanto di onori, deve sopportare anche gli oneri della gestione».

La società, contattata dal Centro, non risponde all'accusa di De Martinis. All'orizzonte c'è l'impegno del Primo maggio prossimo quando il Montesilvano si giocherà la salvezza in casa contro il Casalincontrada su un campo malridotto: in caso di sconfitta, la squadra andrà ai play-out. Ma i giocatori non sono stati pagati: «Visti i risultati scarsi», così replica la dirigenza, «il pagamento dei rimborsi spesa ai giocatori è slittato a salvezza ottenuta».

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