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Un'ora o poco più e per cento giorni l'anno. Un appuntamento perentorio da ormai molto tempo, troppo. Mi rigiro nel letto, l'attesa è snervante ma poi arriva il momento.
Ecco lo sento, si avvicina col suo incedere arrogante e chiassoso, conosco il suo piano non se ne andrà finché non sarà sazio. Puzza e s'ingozza, rutta e scoreggia e poi geme.
Geme? Si non è soddisfatto, ne vuole di più, ne vuole al punto di poter scoppiare, ma non succederà mai!
Si allontana lentamente in cerca delle prossime vittime che ignare sostano davanti a porte e finestre ancora chiuse. E' passato, le ha lasciate vuote leggere, è rimasta la sua puzza.
Sono stanco di soccombere, mi rigiro nel letto, il sonno mi ha abbandonato, ferito e turbato vorrei urlare la mia rabbia, impreco e mi rigiro tra le lenzuola, è l'alba.
Oggi dico basta! Lo dico per me per tutti quelli che come me odiano l'infame.
Mi alzo frastornato ed eccitato al tempo stesso. Indosso il completo blu, annodo la cravatta e infilo la fascia tricolore di traverso sulla giacca. Il suono del citofono mi sorprende quando ho ancora in mano la tazzina del caffè. E' l'auto blu. Il mio ufficio sarà Palazzo Marino, da oggi sono il primo cittadino e presto porrò fine al nostro peggior incubo, un'ora esatta per cento giorni l'anno.
Si legge.
Per ordine del Sindaco e del Consiglio Comunale la raccolta differenziata da parte dell'A.m.s.a. avverrà alle ore 21 nei giorni prestabiliti.
Buon riposo a tutti i milanesi.
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