la terrazza che domina la citta’ 

Il parco del Colle del Telegrafo:   una scoperta anche per i pescaresi

PESCARA. Lassù sembra di stare in un’altra città, in un altro mondo. Invece il Parco Colle del Telegrafo è la spettacolare terrazza di Pescara dove mare, cielo e terra si fondono e rilasciano un...

PESCARA. Lassù sembra di stare in un’altra città, in un altro mondo. Invece il Parco Colle del Telegrafo è la spettacolare terrazza di Pescara dove mare, cielo e terra si fondono e rilasciano un panorama mozzafiato che si estende per chilometri fino alla costa teatina a sud e, verso nord, oltre Montesilvano. Il percorso per arrivare sulla collina più alta e suggestiva della città, però, non è segnalato. Risalendo in automobile Colle Marino all’altezza del civico 156, ci si imbatte in uno striscione di plastica verde scarabocchiato, appiccicato contro un muro di cinta.
L’insegna plastificata annuncia che oltre quella salitella che si inerpica tra i canneti e la folta vegetazione, ci sarà un parcheggio (con una capienza di qualche decina di posti auto) che si estende fino all’ingresso del sito naturale e archeologico risalente all’alto Medioevo, custode dei resti di una cisterna dell’acqua piovana prosciugata, del borgo e della torre che diede il nome a Castellum ad mare, realtà testimoniata da un atto notarile del 1001.
In auto si impiegano 7 minuti dalla stazione, percorrendo via del Santuario e via Colle di mezzo. Cinque minuti in taxi. Svela, il tassista Tommaso Gianvittorio: «Mai portato turisti lassù, solo residenti». In bus ci si arriva con la linea 4 della Tua: partenza dal terminal della stazione, corso Vittorio, via De Gasperi, via del Santuario, Salita Tiberi, via Colle di mezzo, Colle Marino in 20 minuti. La fermata è a pochi metri dall’ingresso. Seduta sull’altalena, con accanto due cavallucci, c’è Cinzia Di Girolamo, personal trainer pescarese che si gode il sole bollente con l’amica Enrica Gigante, medico geriatra a Chieti, originaria di Taranto, a cui ha fatto conoscere la terrazza: «Scoperto per caso questo posto incredibile», si emozionano le ragazze mentre fanno ginnastica, «la vista mozzafiato, la spianata dove si può fare un picnic, il relax, la tranquillità. Sembra un’altra città, un altro mondo, con questo fascino selvaggio. Di sera, illuminato, è romantico». Ci sono i cestini per i rifiuti, i giochi, i tavolacci di legno per sedersi a mangiare, leggere, rilassarsi, sparsi radi tra giovani piante di ulivo e l’esotica robinia che fornisce l’unico ombreggio del luogo. «Mancano un chioschetto bar e i servizi igienici» suggeriscono le due sportive. Daniele, Benedetta, Cristina, con altri due amici studenti appollaiati sulla torretta di legno che domina la città. «Ci venivo a giocare da piccolo» racconta Daniele, pizzaiolo, «è un posto fantastico, da qui si vede tutta la costa, il Gran Sasso, la Maiella, la Bella Addormenta. Ci rilassiamo, il fine settimana è pieno di famiglie». Paola, pescarese, è la signora dei cagnolini. Ne ha tre che le scodinzolano intorno e corrono lungo la distesa di verde che sembra non finire mai: «Questo posto è conosciuto poco anche dai pescaresi, qualcuno ci viene anche a studiare in solitudine» osserva, «è meraviglioso, magari con qualche panchina in più per sedersi sarebbe meglio».
Il Parco archeologico paesaggistico di Colle del Telegrafo è nato grazie ad un progetto elaborato 21 anni fa dall’ex assessore alla Cultura, Licio Di Biase. Nel 2017 è stato inaugurato dalla ex giunta di Marco Alessandrini e oggi il Comune, guidato da Carlo Masci, sta cercando fondi per il potenziamento della terrazza più bella che domina la città.(c.co.)