Il Pd conquista sei seggi a Lanciano, gli altri alle liste civiche

Tante conferme ma anche volti nuovi, al debutto la presidentessa della Virtus. Il centrodestra e le liste della Paolucci si dividono nove posti: CasaPound non c’è

LANCIANO. Il Pd, prima forza politica in città, conquista sei seggi in consiglio comunale. Una larga rappresentanza a sostegno del sindaco riconfermato, Mario Pupillo, che al partito ha aderito due anni fa conquistando anche la presidenza della Provincia, al cui timone adesso può restare. A completare il quadro dei 15 seggi della maggioranza ci sono ben quattro liste civiche: Progetto Lanciano di Pino Valente (quattro seggi), Lanciano in Comune (due seggi) che cinque anni fu la lista che lanciò Pupillo, Lanciano Vale (due seggi), neo formazione voluta dall’assessore uscente Davide Caporale e dal consigliere regionale Camillo D’Alessandro e Insieme a sinistra (un seggio).

A guidare la pattuglia dei democratici è Pasquale Sasso, assessore all’urbanistica uscente e secondo candidato più votato (493 preferenze) nella prima tornata elettorale. Riconquistano un posto nell’assemblea civica anche Leo Marongiu e Angelo Laccisaglia. Siedono per la prima volta nell’aula “Falcone Borsellino” Marusca Miscia, 38 anni, delegata all’assemblea nazionale del Pd, Carmine Lanci, 61 anni, primario di chirurgia, ed Elisabetta Merlino, 46 anni, avvocato. Per Progetto Lanciano è riconfermato Valente, mentre rispetto a cinque anni fa Giacinto Verna entra direttamente (nel 2011 prese il posto di Antonio Di Naccio, nominato in giunta). Gli altri due seggi sono volti nuovi: Carlo Orecchioni, 54 anni, vice preside del liceo scientifico, e Gabriele Paolucci, 45 anni, operaio.

Debutto in consiglio comunale per la presidentessa della Virtus, Valentina Maio, 33 anni, per la lista Lanciano Vale, che elegge anche Davide Caporale. Un altro esponente della giunta uscente confermato è Dora Bendotti per Lanciano in Comune che porta per la prima volta a sedere in consiglio Lorenzo Galati, 60 anni, dentista. Ultimo seggio a Piero Cotellessa (Insieme a sinistra).

Nove sono i seggi dell’opposizione che vanno divisi tra le liste del candidato sconfitto Errico D’Amico e quelle di Tonia Paolucci, che ha scelto di apparentarsi al secondo turno col centrodestra. Due spettano proprio ai candidati sindaci sconfitti. Gli altri sette sono così ripartiti: due seggi a Nuova Lanciano, per la quale entrano Paolo Bomba, il consigliere più votato con 607 preferenze, e Angelo Palmieri, assessore nella giunta Paolini; due seggi anche per Forza Italia che conferma Graziella Di Campli, la più votata con 418 preferenze, ed elegge per la prima volta Bruno De Felice, 32 anni, collaboratore al consiglio regionale; un posto spetta all’Udc con Roberto Gargarella; torna in consiglio comunale, passando dal centrosinistra al centrodestra, anche Gabriele Di Bucchianico; e un seggio spetta, infine, alla lista Tonia Paolucci sindaco con una new entry, Riccardo Di Nola, 28 anni, dipendente dell’azienda di famiglia.

Non entra nell’assemblea civica, invece, il movimento CasaPound.

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