Il Pescara in vetta, la A è più vicinaInsigne: a 20 gol avrò una Porsche Ragni: pomeriggio indimenticabile

L’attaccante elogia Verratti, Zanon deluso dal Torino: "Ma i meriti sono tutti nostri"
PESCARA. L'età di un ragazzino, la tranquillità di un veterano: nella partita più importante della stagione e della sua carriera, c'è la firma da protagonista di Riccardo Ragni. Il giovane portiere biancazzurro, chiamato a sostituire lo squalificato Anania, ha sfoderato una prestazione maiuscola, dando sicurezza alla squadra. Per questo la luce della ribalta, spetta di diritto anche al giovane portiere biancoazzurro.
«Cosa posso dire», attacca timidamente Ragni, «è stata una emozione fortissima, sicuramente indimenticabile. Mi ci vorranno almeno due giorni per riprendermi. Non ricordo quasi nulla di quanto accaduto in campo; l'adrenalina ha preso il sopravvento su tutto. Sinceramente non so cosa pensare. Posso solo dire che sono un ragazzo fortunato. Avere la possibilità di giocare una partita così importante, in una cornice di pubblico fantastica, non è da tutti. Dite che ho disputato una buona gara? Vi ringrazio. Ho cercato di dare il massimo. Sulla punizione di Pasquato, non ho pensato se il pallone potesse andare fuori, ho solo cercato di allontanarlo il più possibile dalla mia porta. Ora che questa fantastica giornata è passata» conclude Ragni, «tutto torna come prima. Luca (Anania,ndr) riprenderà il suo posto e io sono felice così».
Lorenzo Insigne ha avuto il merito di sbloccare il risultato con una prodezza delle sue. Ma se lo stop a seguire che ha messo a sedere portiere e difensore, è stato di rara bellezza, il millimetrico lancio di Marco Verratti da quaranta metri è stato addirittura sontuoso. «Devo ringraziare Marco per lo splendido assist. Ancora una volta ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore. E' un privilegio giocare con lui. Sono contento di questa vittoria. Il Pescara l'ha ottenuta giocando da grande squadra. Siamo stati bravi», continua Insigne, «a non lasciare spazi al Torino che in queste circostanze è capace di esaltarsi. Vittoria importante anche sul piano della classifica perché ci pone in vantaggio negli scontri diretti». Il discorso non può non scivolare sul futuro in considerazione delle ultime notizie di mercato: «Ovviamente mi fa piacere che a Napoli mi considerano il vice Lavezzi. Però in questo momento penso solo al Pescara e ad andare in serie A. Se ne avrò la possibilità chiederò di potere rimanere qui un altro anno. E poi è evidente che in questa città mi trovo bene». Lo scugnizzo napoletano rivela anche un segreto: al raggiungimento del 20º gol (ora si trova a quota 18) l'imprenditore Gianni Paglione, amico del presidente Sebastiani, gli regalerà una Porche.
Il rientrante Damiano Zanon è felice: «Le scelte le fa il mister, noi le dobbiamo rispettare. Il nostro è un gruppo unito e anche oggi l'abbiamo dimostrato. Ovviamente sono contento di aver giocato una partita così importante e aver contribuito alla vittoria col cross che ha permesso a Ciro di raddoppiare, ma se martedì dovessi tornare in panchina non sarebbe un problema. Il Toro? Sinceramente mi aspettavo che ci mettesse in maggiore difficoltà. Se così non è stato il merito è del Pescara. Il mister dice che non è una vittoria decisiva. Forse è così, ma se siamo in testa qualcosa vorrà dire. Ora dobbiamo pensare alla partita con il Livorno. Non sarà facile e non solo perché partiamo da un risultato negativo, ma soprattutto per la componente psicologica che si porta dietro. Il ricordo di Morosini è ancora troppo vivo. Noi», conclude Zanon, «però abbiamo il dovere di puntare diretti alla serie A, per questo faremo di tutto per vincere».
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