Il pubblico accudito da 60 angeli

Funziona la macchina organizzativa allestita sulla riviera dai volontari

PESCARA. Applausi, stupore e allegria tra i 30 ragazzi disabili dell'associazione Diversuguali che ieri pomeriggio hanno assistito allo spettacolo delle Frecce tricolori. Cappellini bianchi, rossi o verdi, maglietta e pantaloncino abbinato e tra le mani i caratteristici pon pon delle feste. Accompagnati dalla presidentessa Gianna Camplone, dai volontari e dagli educatori, hanno trascorso ore di spensieratezza, dimenticando per un po' i problemi che accompagnano molti di loro dalla nascita. Tre gazebo sistemati nel tratto di spiaggia libera tra i lidi Jambo e Nettuno ospitano la comitiva.

Il perimetro destinato ai disabili è stato sistemato dall'associazione, di concerto con il vicesindaco Berardino Fiorilli e l'Aeronautica militare. «Ho voluto fortemente che i ragazzi assistessero all'esibizione», spiega Gianna Camplone, «per loro è un'occasione unica per vivere la quotidianità allo stesso modo dei coetanei. Tengo tantissimo ad esperienze di questo tipo».

A garantire il corretto svolgimento della manifestazione i 200 volontari della Protezione civile locale e i 100 venuti dalla sede regionale. Con loro gli instancabili della Croce rossa e gli angeli della Misericordia di Pescara, Teramo, Moscufo-Collecorvino, Scafa e Alanno in coordinamento costiero. Un totale di 60 uomini e donne, con i 3 infermieri e i 2 medici del posto medico avanzato posto nei pressi della rotonda Paolucci. L'unico malore registrato è un calo di pressione di un cliente dello stabilimento Eriberto.

Nei 4 chilometri del lungomare nord chiusi al traffico sono state disposte 9 ambulanze coordinate dal 118, dalla Cri e dalla Misericordia. Il piano traffico organizzato dal Comune per l'esibizione, con la chiusura per 2 pomeriggi di una serie di vie, le aree di sosta per le auto e gli scooter e il divieto di balneazione disposto dalla Direzione marittima, come riferisce l'assessore Fiorilli, è «sovrastimato». «Ci siamo organizzati per una presenza di centomila persone», ricorda, «l'Aeronautica ci ha fatto i complimenti per la macchina organizzativa, che garantisce vie di fuga ottimali come il Ponte del Mare, interdetto a pedoni e bici».

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