Il ricordo di Salvo D’Acquisto con l’ex deportato Abramo Rossi

20 Settembre 2024

PESCARA. Abramo Primo Rossi e Salvo D’Acquisto hanno frequentato la stessa Scuola Carabinieri a Firenze a otto anni di distanza. L’ex deportato pescarese, originario di Colonnella, nel Teramano, che...

PESCARA. Abramo Primo Rossi e Salvo D’Acquisto hanno frequentato la stessa Scuola Carabinieri a Firenze a otto anni di distanza.
L’ex deportato pescarese, originario di Colonnella, nel Teramano, che nel marzo scorso ha compiuto 100 anni, e l’eroe della seconda guerra mondiale che ha immolato la sua vita a soli 23 anni per salvare 22 persone dalla furia omicida dei tedeschi nel settembre 1943, hanno rischiato di incrociarsi, persino di conoscersi, alla Scuola Centrale Carabinieri Reali di Firenze, nella zona di Santa Maria Novella, dove hanno conseguito le promozioni in seno all'Arma.
Salvo Rosario Antonio D’Acquisto, medaglia d’oro al Valore militare in odore di santità, vi entrò il 13 settembre 1942 al ritorno dalla campagna libica, per conseguire la promozione a vicebrigadiere. Con lo stesso motivo vi entrò anche Abramo Primo Rossi, insignito della Memoria d'onore come Volontario della Libertà, ma nel 1950, otto anni dopo. Lo rivela lo stesso Rossi, sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti di Leoben Donawiz e Trofaiach, nella Stiria austriaca, alla vigilia delle commemorazioni per l’81°anniversario del sacrificio dell’eroe napoletano trucidato dai tedeschi a Palidoro (Roma) il 23 settembre 1943, e organizzate per lunedì dall'associazione nazionale carabinieri “sezione Salvo D'Acquisto” di Pescara, presieduta da Vincenzo Lo Stracco.
Alla cerimonia, che inizierà alla 10 con una messa nella parrocchia di Gesù Risorto in via Guelfi, per poi proseguire con la deposizione di una corona d’alloro al monumento di piazza Salvo D’Acquisto, parteciperanno autorità civili e militari, tra cui il neo comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Stefano Ranalletta. Sono stati invitati a partecipare gli studenti di 13 scuole pescaresi di ogni ordine e grado. Ci sarà anche Abramo Rossi, testimone di quel terribile periodo storico.
«La presenza delle scuole è molto importante», afferma il presidente Lo Stracco, «perché i nostri bambini e i nostri ragazzi saranno i prossimi testimoni dei valori di libertà, di rispetto e di convivenza democratica».
In un’epoca segnata dall’assenza di valori come gli ideali di libertà, con i giovani che muoiono ammazzati dai coetanei e che girano armati per le strade, l'ex deportato analizza: «Sono ragazzi che crescono, talvolta, in ambienti difficili. I genitori devono essere d’esempio, devono usare le giuste parole per comunicare con i figli ai quali devono insegnare i valori dello studio, del lavoro e della famiglia».
«Salvo D'Acquisto è stato un giovane coraggioso, noi ai nostri tempi eravamo pacifisti», ripercorre in videochiamata Rossi affiancato dalla figlia, l’architetto Gabriella Rossi, «quando ero in servizio, tra il 1950 e il 1955, in Sicilia, tra Santa Marinella e Castellamare del Golfo, noi carabinieri facevamo da paciere tra chi litigava, eravamo come padri di famiglie per la comunità. Altri tempi, ma le famiglie sono fondamentali per la crescita e l’educazione dei giovani».
Con commozione Abramo Rossi ricorda il santino che gli donò mamma Ida Marchetti, classe 1898, quando partì militare. Sul santino, donato alla comunità di Colonnella che gli ha conferito la cittadinanza onoraria, vergato a mano dalla zia Sperandia De Fulgentiis, c'era scritto: «La Vergine ti protegga, sii buono e stai lontano dai cattivi compagni».
Al termine delle celebrazioni di lunedì mattina ci saranno momenti di riflessione durante i quali gli studenti saranno chiamati ad esprimersi sulla figura di Salvo D’Acquisto, eroe servo di Dio per il quale è in corso il processo di beatificazione.
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