CORONAVIRUS

Il rischio è diventare zona arancione 

Ore decisive per l’Abruzzo: domani la Cabina di regia svelerà i nuovi indici Rt

PESCARA. Ore decisive per l'Abruzzo per quanto riguarda l'area di rischio in cui la regione sarà collocata a partire da domenica. Non è escluso un ritorno in zona arancione, anche se al momento sono altri i territori a rischiare di più. Domani, infatti, le ordinanze del ministro Roberto Speranza, sulla base degli esiti del monitoraggio della Cabina di regia, stabiliranno la nuova collocazione delle Regioni. Stando alle ultime dichiarazioni di ieri sera, l'arancione potrebbe essere assegnato a Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Puglia, Umbria, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige. In quella fascia di rischio si trovano già Calabria, Veneto, Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna, con queste ultime tre che potrebbero anche diventare rosse. Peserà sicuramente l'indice Rt, il tasso di riproduzione netto della malattia. Dopo alcune settimane con il valore più basso d'Italia (0.65), nell'ultimo report della Cabina di regia il dato abruzzese è salito a 0.9 ed, essendo in crescita, nel monitoraggio di di domani potrebbe addirittura superare l'1, considerato soglia di allarme. Tra gli indicatori su cui si basa la classificazione dei territori c'è anche il tasso di occupazione dei posti letto, ma la situazione abruzzese su questo fronte è più tranquilla: al momento sono occupati il 21,16% dei posti letto di terapia intensiva e il 31,4% dei 1.491 posti di area medica, a fronte di soglie di allarme rispettivamente del 30 e del 40%. Da non sottovalutare, infine, il dato sui focolai: nell'ultimo report erano in aumento. Per l'Abruzzo, la cui classificazione di rischio nel monitoraggio relativo al periodo 28 dicembre - 3 gennaio era definita "moderata", tutto dipenderà dai dati e dalle valutazioni degli esperti, che, come si diceva, non escludono comunque il passaggio in zona arancione. (l.d.)