Imu, maggioranza assente in aula Mascia: non lascio

Foschi bacchetta i consiglieri: pigri e indolenti L’opposizione in coro chiede le dimissioni del sindaco

PESCARA. Il consiglio comunale di ieri che doveva proseguire la discussione riguardante le aliquote dell’Imu si è concluso con un nulla di fatto, visto che anche ieri come accaduto spesso negli ultimi sei mesi, la maggioranza di centro destra non aveva i numeri per aprire i lavori dell’aula. Alla prima convocazione delle 9 è mancato il numero legale (14 consiglieri), stessa cosa un’ora dopo, quando erano presenti solo dodici consiglieri più il sindaco Luigi Albore Mascia. L’opposizione grida nuovamente allo scandalo e chiede le dimissioni del primo cittadino, che fa sapere di escludere questa possibilità. La maggioranza minimizza e parla solo di pigrizia e disinteresse di alcuni consiglieri.

L’opposizione. In un incontro convocato già ieri mattina i partiti di opposizione Pd, Idv e Fli chiedono a gran voce le dimissioni di Mascia, «constatato», dicono, «che la maggioranza evidentemente non ha più i numeri e non è in grado di governare». Secondo Moreno Di Pietrantonio, capogruppo del Pd, «è necessaria una verifica della maggioranza: «Sia chiaro che per noi la discussione sull’Imu può risolversi senza problemi se la maggioranza intenderà accogliere le nostre richieste, ma Mascia come minimo dovrebbe capire se ha ancora i numeri».

«Quando un sindaco non è in grado di garantire in aula la presenza della sua maggioranza», afferma Massimiliano Pignoli, capogruppo di Fli, «soprattutto laddove si devono discutere argomenti che incidono sulle tasche dei cittadini, vuol dire che è inadatto a guidare una città che ha tanti problemi e che lo stesso Albore Mascia non è stato in grado di risolvere».

La maggioranza. Malumori evidenti anche all’interno della maggioranza. Armando Foschi (che accusa di pigrizia e indolenza i suoi colleghi) e Federica Chiavaroli hanno scritto ieri pomeriggio una lettera ai loro colleghi di maggioranza facendo un richiamo alla responsabilità «perché ciò a cui abbiamo assistito questa mattina rappresenta per noi uno svilimento, in primis del nostro ruolo, e una inaccettabile mancanza di rispetto per la nostra città e per i cittadini che, votandoci, hanno riposto in noi la fiducia di veder amministrato al meglio il loro Comune».

Parla di una tempesta in un bicchiere d’acqua Vincenzo Dogali, capogruppo dell’Udc: «La maggioranza è malata, questo clima non aiuta a risolvere i problemi. Per ora non abbiamo ancora posto una questione politica, ma come Udc lunedì avremo il coordinamento provinciale e valuteremo il da farsi».

«Da parte nostra non c’è nessun problema», conferma Carlo Masci leader di Pescara Futura, «è stato solo un discorso di ritardi e di organizzazione delle presenze».

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