AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS

In Abruzzo meno contagiati e ricoveri, i consigli dell'Oms

La conferma dal report settimanale. L'Organizzazione mondiale della sanità: mascherine nei locali chiusi 

L’AQUILA. La pandemia continua la discesa imboccata già dalle scorse settimane: scendono casi e ricoveri. Sono 2376 (di cui 1137 reinfezioni) i casi positivi al Covid registrati tra il 14 e il 20 gennaio in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza - al netto dei riallineamenti - a 645711 (di cui 34466 reinfezioni). Il bilancio dei pazienti deceduti registra 12 nuovi casi (di età compresa tra 78 e 95 anni) e sale a 3877.

Nel totale dei casi positivi sono compresi anche 629556 dimessi/guariti (+3905 rispetto a venerdì scorso).  

Gli attualmente positivi in Abruzzo continuano il trend di calo: sono 12278 (-1541 rispetto a venerdì scorso). 

Di questi, 155 pazienti (-24 rispetto a venerdì scorso) sono ricoverati in ospedale in area medica; 8 (+3 rispetto a venerdì scorso) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.

Nell’ultima settimana sono stati eseguiti 3645 tamponi molecolari (2570143 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 13064 test antigenici (4767637). 

Del totale dei casi positivi, 130662 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+335 rispetto a venerdì scorso), 185306 in provincia di Chieti (+1091), 153993 in provincia di Pescara (+547), 153411 in provincia di Teramo (+361), 13194 fuori regione (+19) e 9145 (+23) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. 

 

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La media giornaliera si attesta, dunque, sui 276 nuovi casi, mentre la settimana precedente era di 400 e quella ancora prima, a cavallo tra 2022 e 2023, era di 635. Insomma  la situazione è nettamente in calo, ma nonostante ciò l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), nelle nuove linee guida su mascherine, cure, test e isolamento, raccomanda ancora l’uso dei dispositivi di protezione.

COME PROTEGGERSI
L’Oms ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso «per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato». Ha poi «esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)», anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone. 
Per quanto riguarda isolamento e test, l’Oms consiglia che un paziente Covid «possa essere dimesso dall’isolamento in anticipo se risulta negativo a un test antigenico rapido». Senza test, per i pazienti con sintomi le nuove linee guida suggeriscono 10 giorni di isolamento dalla data d’insorgenza dei sintomi. In precedenza, l’Oms consigliava ai pazienti di essere dimessi 10 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi più almeno altri 3 giorni da quando i loro sintomi si erano risolti. Per coloro che risultano positivi al Covid, ma non presentano alcun segno o sintomo, invece, l’Oms suggerisce ora 5 giorni d’isolamento in assenza di test, rispetto ai 10 giorni precedenti. Si ribadisce che l'isolamento delle persone con Covid «è un passo importante per impedire che altri vengano infettati. Questo può essere fatto a casa, in ospedale o in clinica». Per gli esperti, «le persone senza sintomi hanno molte meno probabilità di trasmettere il virus rispetto a quelle con sintomi. Sebbene con una certezza molto bassa, le evidenze hanno anche mostrato che le persone con sintomi dimesse dall’isolamento al 5° giorno 5 dopo l’insorgenza dei sintomi rischiavano di infettare tre volte più persone rispetto a quelle dimesse al 10° giorno».
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