In Abruzzo resta l’incognita sicurezza sull’A24 e l’A25: dal ministero nessuna risposta

L’ad di Strada dei Parchi Ramadori: «Abbiamo chiesto l’autorizzazione a trovare risorse per eseguire i lavori più urgenti, ma siamo ancora in attesa»

L’AQUILA. E in Abruzzo? Sulla questione della sicurezza dei cavalcavia che sorreggono le autostrade A24 e A25, non si è mosso ancora nulla. Nonostante la situazione sempre più allarmante dopo le scosse del 18 gennaio. Sottolineata anche dalle interrogazioni e dagli ordini del giorno presentati, nelle scorse settimane, dai senatori Jonny Crosio e Aldo Di Biagio.

IL SILENZIO. C’è un aspetto politico e uno imprenditoriale, ma entrambi riconducibili al silenzio del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, guidato da Graziano Delrio. In questi due mesi non c’è stato nessun segnale, se non vaghe promesse di interventi. «Ha risposto al mio ordine del giorno presentato in Senato», ha detto il parlamentare del centrodestra Di Biagio, «ma nulla di concreto. Ieri su Twitter ho espresso di nuovo tutta la mia preoccupazione, dopo l’episodio della caduta del ponte sulla A14 tra Ancona e Loreto».

I SOLDI CI SONO. «Il paradosso è che i soldi sono depositati in un conto vincolato per il pagamento delle rate Anas che, tra l’altro, a seguito di una recente sentenza del Tribunale di Roma, non sembra più dell’Anas ma del ministero delle Infrastrutture», spiega l’amministratore delegato di Strada dei Parchi, Cesare Ramadori. Che riguardo agli interventi più urgenti da mettere in atto indica «il cosiddetto fenomeno di scalinamento degli impalcati», per evitare, appunto, che l’impalcato possa cadere dagli appoggi creando delle discontinuità sul manto di asfalto estremamente pericolose per chi percorre l’autostrada. «Un piccolissimo passo avanti è stato fatto, rispetto a due mesi fa», afferma Ramadori, «ossia la nostra richiesta, al ministero, di autorizzarci a trovare i soldi sul mercato (le banche, ndr), per eseguire i lavori più urgenti. Ma siamo ancora in attesa di una risposta». E in caso di ulteriori fenomeni tellurici importanti, la convinzione dell’ad di Strada dei Parchi non è cambiata: «Le strade in queste condizioni chiuderebbero. Abbiamo già chiuso la A24, anche se per un periodo breve, nel terremoto del 2009, consentendo solo l’ingresso all’Aquila dei mezzi di soccorso. Siamo intervenuti allora per risollevare 160 campate, un lavoro enorme e fatto in breve tempo», conclude Ramadori. Non si riesce a capire, dunque, perché questi soldi, 223,4 milioni di euro, nessuno riesce a smuoverli.

MINISTERO FERMO. «Io una mezza idea ce l’ho», dice il senatore della Lega Nord, l’architetto originario di Zurigo, Jonny Crosio, membro della commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama. «Non ho mai visto un simile vuoto all’interno del ministero delle Infrastrutture. Un vuoto che il ministro non riesce a riempire, prima soggiogato dalle follie di Renzi, oggi senza alcuna programmazione. Prima, almeno, c’era la Legge Obiettivo, che seppure criticabile, conteneva un programma. Ora non c’è neppure quella».

MAGO MERLINO. «Abbiamo chiamato il ministro Delrio e il premier Paolo Gentiloni, a riferire in Parlamento. L’unica cosa che ha saputo dire Gentiloni è stata “non sono mago Merlino”», prosegue il senatore Crosio. Che però, oltre alle critiche, ha anche una proposta operativa: «Intanto cominciamo ad accantonare, come stiamo dicendo da anni, i mega-progetti di lavori pubblici e pensiamo a intervenire sull’esistente, rendendo le strade, le autostrade, le ferrovie, le case e gli edifici pubblici sicuri, vista l’enorme fragilità della nostra nazione e del Centro-Sud in particolare. È come una casa dove il tetto è crollato: si pensa prima a ricostruire il tetto e poi a fare una stanza nuova o un nuovo bagno. Il problema», conclude Crosio, «è che il nostro governo è abituato alle “annunciate”: annunciano le cose, poi non hanno la “benzina” per farle camminare». «Occorre subito una determinazione del governo per la A24 e la A25», chiosa il senatore Di Biagio, «le risorse ci sono. Cosa fa il ministro? Riflette!».

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