In auto dopo la movida un giovane su 3 beve troppo

Ecco i risultati dell’indagine «Notti sicure» condotta dalla Protezione civile su 646 persone controllate tra dicembre e marzo il 30% ha superato i limiti

PESCARA. Un giovane su tre alla guida è risultato positivo all’alcoltest. È questo il risultato dei controlli, effettuati tra dicembre e marzo scorsi, in mezzo al popolo della movida, al centro storico. Si tratta della seconda edizione della campagna «Notti sicure», condotta dai volontari della protezione civile del Modavi, in collaborazione con l’Aci e il coordinatore delle Politiche giovanili del Comune, il consigliere Vincenzo D’Incecco.

In 646 sono stati sottoposti all’alcoltest, hanno risposto al questionario sulle proprie abitudini, hanno chiesto informazioni sui rischi legati alla guida in stato di ebbrezza. Su 284 guidatori, 94 sono risultati positivi. «Pescara», ha spiegato D’Incecco, «ha voluto ripetere il progetto pilota che punta ad informare i ragazzi su tutte le possibili conseguenze legate alla guida in stato di ebbrezza dal punto di vista del Codice della strada, ma anche della sicurezza personale». I risultati dell’indagine sono stati presentati, oltre che da D’Incecco, anche dal presidente dell’Aci Sartorelli e dal direttore Berardi e dalla responsabile del Modavi Diodati.

Per la seconda edizione è stata innanzitutto modificata la postazione dei controlli, da via delle Caserme a piazza Unione. Nel corso dei 12 appuntamenti, che si sono svolti dal 22 dicembre al primo marzo scorsi, sono stati controllati 646 giovani, di cui 510 uomini e 136 donne, con un aumento di 195 persone sottoposte al test rispetto alla prima edizione dell’anno scorso. «Tra i ragazzi», ha rivelato il coordinatore delle Politiche giovanili, «almeno il 30 per cento dei controllati ha superato il tasso alcolico consentito. Su 136 ragazze controllate, 50 hanno superato i limiti».

L’età media dei giovani sottoposti all’alcoltest è stata di 26 anni, rispetto ai 24 dell’anno scorso. Sono stati verificati, inoltre, i titoli di studio, le eventuali occupazioni lavorative, le abitudini di vita. «Il primo dato che è emerso», ha osservato D’Incecco, «è che per i ragazzi il bere è parte del proprio divertimento, specie quando si trovano in gruppo». «Un bel risultato», ha aggiunto Maristella Diodati, «è l’aver constatato che molti gruppi di ragazzi hanno imparato ad individuare il guidatore designato, ossia l’amico che per una sera non beve alcol e ha il compito di accompagnare a casa in macchina tutto il gruppo».

Tra i 382 giovani diplomati, 152 hanno superato il tasso alcolico; su 186 laureati, 86 sono risultati fuorilegge. Ben 319 che si sono sottoposti a controlli non erano residenti a Pescara, la maggior parte erano studenti universitari fuori sede. Di questi, 135 hanno superato il tasso di alcol.

Inoltre, dei 646 controllati, 284 erano guidatori, di cui 94 positivi all’alcoltest. Tra i 366 non guidatori, 166 hanno superato il limite. (a.ben.)

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