Pescara

In carcere i tre rapinatori della Snai: sono ragazzi di Pescara, Atri e Bari

29 Maggio 2025

Il colpo era stato messo a segno nella sala scommesse di Montesilvano: la misura cautelare dopo gli arresti lampo dei carabinieri

PESCARA. Arriva la misura cautelare in carcere per i tre rapinatori che il 25 maggio scorso hanno messo a segno un colpo al Punto Snai di Montesilvano, con un bottino di poche centinaia di euro. I due autori materiali della rapina, Simone Terenzio (di Atri) e Davide Delvino (di Bari), e il palo che li aspettava nell’auto della fuga, il pescarese Gianluca Starinieri, assistiti dai rispettivi legali di fiducia, Antonio Di Matteo, Melania Navelli e Manuel Sciolè, ieri mattina davanti al gip Mariacarla Sacco si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. E qualche ora più tardi il gip ha emesso l’ordinanza di custodia in carcere. I primi due erano entrati nel locale con una pistola in mano (arma giocattolo priva del tappo rosso) e avevano arraffato il poco che c’era in cassa dopo aver detto: «I soldi...la cassaforte». Sono accusati di rapina, ma anche di ricettazione dello scooter usato dai due per la prima parte della fuga, risultato rubato, mentre la ricettazione contestata a Starinieri riguarda due orologi preziosi: un Rolex e un Patek Philippe Nautilus ritrovati a casa sua, oggetto di due distinti furti denunciati.

Tornando alla rapina, i carabinieri di Montesilvano stavano già indagando su altre rapine compiute negli ultimi tempi e fra i sospettati avevano anche il terzetto. E quella stessa mattina stavano controllando l’abitazione di Starinieri dove era parcheggiato uno scooter, lo stesso poi usato per la rapina, ma che era già stato usato per un altro colpo al centro scommesse Sisal Match Point a Montesilvano (tutto accertato poco dopo). Ma mentre tenevano d'occhio l'abitazione di Starinieri, i militari hanno visto arrivare una Mercedes con a bordo Starinieri e Delvino. Poi hanno notato che due vestititi di nero si allontanavano in sella allo scooter e l'altro in auto. Così decidevano di allertare la sala operativa per metterli al corrente di una possibile rapina e, poco dopo alla pattuglia arrivava la conferma del colpo messo a segno al Punto Snai. Pertanto, partiva l’inseguimento e il successivo arresto a tempo di record del terzetto bloccato a bordo della Mercedes dopo che i due avevano abbandonato la moto.

Nell’auto i militari hanno trovato il materiale probabilmente usato per la rapina: guanti neri, caschi, pistola senza tappo rosso e la somma contante di 624 euro e anche una cassettiera porta contante con la scritta “Sala Scommesse”. Intanto anche le telecamere della zona della rapina avevano ripreso i due con abiti simili a quelli indossati dai due fermati. Nello spiegare i motivi della misura, il gip Sacco precisato i ruoli di ognuno, evidenziando i precedenti di Starinieri e Terenzio, ma anche sottolineando che Delvino, «benchè incensurato, ha assunto nel delitto di rapina per cui si procede un ruolo significativo (era difatti lui a puntare la pistola contro la commessa), così mostrando particolare spietatezza e pericolosità».