In centinaia al presepe di Londrillo

L’edizione di quest’anno è dedicata al suo fondatore: le visite sono in programma fino al prossimo 6 gennaio
PESCARA. È dedicato alla memoria del suo fondatore, Mario Londrillo, scomparso il 3 settembre scorso all'età di 83 anni, l'edizione di quest'anno del presepio napoletano settecentesco che resterà aperto al pubblico fino al prossimo 6 gennaio 2026. La magia della Natività, creata in una stanza di casa di via Nazionale Adriatica nord, 225 a Pescara, da Mario Londrillo nel corso degli anni, è riproposta dal figlio Angelo con la moglie Andrea e la mamma Donatella, insieme ai nipotini Mario e Giulia. Il presepe, ad ingresso libero, è visitabile ogni giorno, il pomeriggio dalle 15.30 alle 19.30. Sono migliaia i personaggi del gigantesco e spettacolare presepe semovente che compie 34 anni di vita, composto da oltre 360 pezzi (160 mobili e 200 fissi) cercati maniacalmente da Mario Londrillo nei mercatini d'Italia e dagli antiquari, tra luci psichedeliche, colori e lo sfondo delle montagne abruzzesi.
«Sono sempre stato mosso da un profondo convincimento religioso e da una profonda passione per il presepe», raccontava Mario Londrillo alle centinaia di visitatori che accoglieva con garbo e generosità nella stanza di via Nazionale che ospita la rappresentazione, «ho cercato di esaltarne il significato spirituale curando con gusto e scrupolo storico la vita intorno alla nascita di Gesù. Il primo presepe fu allestito tra le mura domestiche, dal 1980 la cura dei dettagli fu ancora più scrupolosa e dal 1990 nasce il presepio napoletano settecentesco» poi divenuta l'opera stabile e permanente, che non viene mai smontata, e che ogni anno sorprende i visitatori con nuovi personaggi, statuine ed effetti speciali che lasciano bimbi e adulti stupiti e rapiti dall'immensità del capolavoro della famiglia Londrillo.
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