Pescara

Incendio nella Pineta Dannunziana, proseguono le indagini: la procura apre un fascicolo, non è escluso il dolo

17 Luglio 2025

Pescara: l’allarme arrivato alle 2.30 di notte da un residente, distrutti oltre 2mila metri quadrati di bosco

​​​​PESCARA. Il fumo denso, l’odore acre, le scintille di fuoco che si alzano alte tra le cime della pineta dannunziana di nuovo ferita dal fuoco. Per l’intera città è un incubo che si ripete, per i residenti di via della Pineta una paura che ritorna. È stato proprio un cittadino che abita in via Pantini a far partire la chiamata al centralino dei vigili del fuoco intorno alle 2.30 della notte. Tra gli alberi il rosso fuoco e il rumore scoppiettante delle scintille: è l’inizio di una notte di terrore per i vigili del fuoco che fino all’alba di ieri hanno combattuto contro le fiamme del sottobosco, tra rovi e spine che graffiavano le braccia. È di quasi 2mila metri quadrati l’area di riserva naturale andata distrutta dalle fiamme la notte scorsa, nella zona del comparto 3 compresa tra viale della Pineta e il laghetto dei cigni. Dopo i rilievi degli esperti, è quasi escluso che possa essere stata una semplice cicca di sigaretta a scatenare l’inferno di fiamme e fumo. Gli inquirenti seguono la strada del dolo. E intanto la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di incendio boschivo.

LE FIAMME  La luce rossa dalle finestre ha lasciato poco tempo per pensare. Quando i residenti di via Pantini e via della Pineta hanno visto e sentito le fiamme alte l’allarme è partito all’istante. Dalle due e mezza della scorsa notte tre autobotti e uomini del comando provinciale di Pescara si sono alternati senza sosta tra i rovi e gli arbusti della pineta dannunziana. Ma la situazione è apparsa fin da subito drammatica e in soccorso è arrivato anche il comando provinciale di Chieti. Per i vigili del fuoco, coordinati dal comandante Luca Verna, ci sono voluti oltre 30 minuti per raggiungere in sicurezza il punto dell’incendio, tanto l’area era fitta e intricata di spine e rovi. Ma non solo, perché quella zona inaccessibile al pubblico è ormai diventata terreno per disperati e tossicodipendenti che vi passano e vanno via lasciando a terra di tutto. Fazzoletti, siringhe e rifiuti di ogni tipo che hanno spianato la strada alle fiamme. Oltre alle squadre a terra, è stato necessario anche l’intervento di un mezzo aereo del reparto volo di Pescara e un elicottero antincendio del distaccamento aeroportuale che hanno prelevato l’acqua dal laghetto.

STRADE CHIUSE  A vedere quelle scene dell’orrore anche il sindaco Carlo Masci, dalle tre di notte sul posto per monitorare la situazione. Ma per tutti è stato come tornare all’incubo di quattro anni fa, quando il comparto 5 della pineta dannunziana veniva mangiato dal fuoco. Con lui anche l’assessore al Verde Cristian Orta, i consiglieri comunali Massimo Pastore e Giuseppina D’Angelo. Alla pineta sono arrivati anche gli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Danilo Palestini, i poliziotti della squadra volante, diretti dal dirigente Pierpaolo Varrasso, e gli uomini della Protezione civile. Chiuse da subito tutte le strade attorno alla pineta e consentito l’accesso in via straordinaria solo ai residenti.

LA BONIFICA  Poco dopo l’alba per i vigili del fuoco sono iniziate le operazioni di bonifica. Ma l’allerta è restata alta per tutta la giornata e soprattutto nelle ore più calde, quando le fiamme sarebbero potute ripartire. Nel pomeriggio è iniziata la perimetrazione dell’area distrutta all’incendio, con l’ausilio delle squadre Tas (Servizio di topografia applicata al soccorso). Per tutta la notte un presidio di vigilanza dei vigili del fuoco è rimasto attivo nell’area della pineta, monitorando gli eventuali focolai residui. E così gradualmente anche il traffico è tornato a scorrere, ma fino a venerdì a mezzanotte rimarranno chiusi i comparti 3 e 4 della pineta. L’unica strada rimasta chiusa al traffico è il tratto di viale della Pineta, compreso tra via Pantini a largo Gardone Riviera (rotatoria Aurum).

LE INDAGINI  Sono già partite le indagini della compagnia dei carabinieri di Pescara, diretti dal maggiore Pietro Fiano, insieme ai carabinieri forestali. Elementi utili usciranno dalle immagini delle videocamere di sorveglianza della pineta e delle vie attorno. Al momento gli inquirenti seguono la pista di un incendio acceso per mano dell’uomo, considerando il punto in cui sono divampate le fiamme. Ma non è neppure escluso che possa esserci qualche collegamento con un piccolo rogo divampato nella stessa zona nel tardo pomeriggio di martedì. Poco dopo le 19, i vigili del fuoco erano intervenuti all’angolo di via Pantini per un principio di incendio, spento in poco tempo e che non ha destato troppi sospetti.