Indagini, arresti e soccorsi Arrivano i riconoscimenti

Consegna degli attestati ai poliziotti che si sono distinti nelle attività, ecco i nomi Oltre a una medaglia di bronzo al merito civile, assegnati 23 encomi di cui 3 solenni
PESCARA. Una medaglia di bronzo al merito civile, tre encomi solenni e venti encomi. La festa per il 171esimo anniversario della fondazione della polizia è stata anche l’occasione per consegnare gli attestati a chi si è distinto nello svolgimento dell’attività. La medaglia di bronzo al merito civile è andata a Giuseppe Lalli per i soccorsi prestati (era libero dal sevizio) in un orfanotrofio in Nepal, dopo un terremoto, nel 2015. Encomio solenne, poi, per: Elisabetta Narciso e Alessandro Clementi, della polizia postale, per l’indagine su tre jihadisti, uno dei quali pronto alla guerra e al martirio, accusati di associazione con finalità di terrorismo internazionale; Stefano Bini (in pensione) per le indagini su un gruppo dedito a un traffico di sostanze stupefacenti.
Gli encomi sono andati a: Giuseppe Briganti, intervenuto per un soccorso dopo una slavina a Farindola nel 2017, Gianluca Di Frischia, oggi dirigente della squadra Mobile, per aver diretto, nel 2019, a Torino, un’attività di polizia giudiziaria con il fermo di 16 stranieri che facevano parte di una organizzazione di stampo mafioso; Aldo Luciani, Giovanni Catitti e Marco Di Santo (è in pensione), della Polfer, per l’indagine che ha portato all’arresto di un rumeno responsabile di avere abusato di Anna Carlini, trovata morta nel tunnel della stazione nel 2017; Michelino Sassano, che ha soccorso delle persone in auto dopo un incidente stradale; Matteo Iannò, per aver coordinato l’indagine su un omicidio, che ha portato a un arresto; Simone Ciofani, per l’attività che ha portato all’arresto di un albanese responsabile di rapina, resistenza a pubblico ufficiale, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco; Daniele Cavalera e Rocco Rossi, per il soccorso agli inquilini di un edificio durante un incendio; Elvidio Daniele Torlontano, per le indagini sulla pedopornografia che si sono concluse con un arresto; Fernando Malandra, Mauro Lanzi, e Gianluca Fagiolo, per il soccorso a una persona scomparsa; Marco De Marcellis, per aver salvato un uomo che voleva suicidarsi; Orlando Cellini, che ha salvato una bimba rimasta bloccata in auto. E ancora: Daniela Cianfagna e Alessio Ronci, per essere intervenuti dopo un disastro ferroviario in provincia di Milano; Mattia Valerio, per un’indagine che ha coinvolto 13 persone responsabili di detenzione, produzione e divulgazione di materiale pedopornografico e sfruttamento di minorenni a sfondo pedopornografico; Nicolino Sciolé (in pensione), per aver collaborato nel 2019, a Foggia, a un’indagine che si è conclusa con l’arresto di 8 persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di droga.