Ineleggibilità del sindaco Il caso sul tavolo di Alfano

9 Aprile 2014

La senatrice abruzzese Pelino (Forza Italia) interroga il ministro dell’Interno D’Alfonso: mi sento tranquillo. La decisione del Tribunale è attesa il 19 maggio

PENNE. Continua a tenere banco il dibattito sulla presunta ineleggibilità del sindaco di Penne Rocco D’Alfonso. Lunedì 19 maggio il tribunale civile di Pescara, con verdetto di collegio, si pronuncerà sul ricorso presentato da alcuni cittadini circa l’eventuale condizione di ineleggibilità al momento delle ultime elezioni nel maggio 2011.

Come stabilito dall’articolo 60 del Testo unico per gli enti locali, D’Alfonso, per partecipare alle amministrative tenutesi nel capoluogo vestino avrebbe dovuto dimettersi da consigliere di circoscrizione “Città Storica” di Reggio Emilia entro il 15 aprile dello stesso anno. Le dimissioni, invece, arrivarono solo il 5 luglio (protocollate il 17 agosto).

E adesso, l’argomento della possibile condizione di ineleggibilità di D’Alfonso è addirittura balzato sulla scrivania del ministro degli Interni Angelino Alfano, chiamato a far luce sulla vicenda da un’interrogazione presentata dalla senatrice di Forza Italia Paola Pelino.

Le mancate dimissioni nei tempi previsti dalla normativa da consigliere di circoscrizione a Reggio Emilia potrebbero portare alla decadenza di D’Alfonso che, al momento della sua convalida a primo cittadino di Penne, certificò in consiglio comunale di non avere impedimenti ad assumere la carica. Nei giorni scorsi, intanto, tutti i membri di maggioranza del consiglio comunale vestino hanno ricevuto la comunicazione del ricorso effettuato nei confronti del primo cittadino.

L’eventuale condizione di decadenza del sindaco D’Alfonso potrebbe, secondo quanto stabilito dall’articolo 69 del Tuel, essere discussa (condizione non obbligatoria) anche in sede di assise civica, ma la proposta dovrebbe arrivare proprio dal primo cittadino dopo aver convocato la conferenza dei capigruppo.

Certo è che ad oggi la macchina amministrativa comunale è quantomeno rallentata dalle voci e dai dubbi che inevitabilmente offuscano il futuro del governo cittadino.

«Chiediamo alla segretaria generale, Francesca Vecchi, che rappresenta lo Stato, di indicarci la strada istituzionale più consona per far luce sulla vicenda», ha detto il consigliere comunale di Penne Nuova, Antonio Baldacchini. Il sindaco, comunque, dopo aver consultato numerosi giuristi, si è detto piuttosto tranquillo sulla sua posizione.

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