PESCARA

Inquinamento dell’aria alle stelle. L’Arta: «I Comuni intervengano» 

Il direttore dell’Agenzia per l’ambiente Chiavaroli parla dell’emergenza smog: «Non siamo ai livelli delle città del nord, ma servono misure concertate tra enti confinanti»

PESCARA. Lo smog non dà tregua. Le centraline dell’Arta continuano a segnalare superamenti delle polveri ultra sottili, quelle più pericolose per la salute umana, non solo a Pescara, ma anche a Montesilvano e Francavilla. Gli ultimi dati resi noti dall’Arta sono quelli di martedì scorso e in quel giorno tutte le stazione che rilevano il Pm2,5, ossia le micropolveri con diametro inferiore a 2,5 micron, hanno segnalato valori oltre i limiti.

La riunione della commissione con il direttore dell'Arta Francesco Chiavaroli
E ieri, durante la seduta della commissione Ambiente del Comune, presieduta da Ivo Petrelli, si è parlato proprio di questo problema. Era stato invitato il direttore dell’Arta Francesco Chiavaroli in qualità di esperto. «A Pescara c’è una situazione di inquinamento da polveri ultra sottili», ha detto il dirigente dell’Agenzia regionale per l’ambiente, «ma non siamo ai livelli delle città del nord, come Milano e Torino, dove i sindaci sono stati costretti a firmare le ordinanze per i blocchi del traffico».
Chiavaroli ha tuttavia suggerito una possibile strada per cercare di limitare la presenza di polveri sottili nell’aria. «Ad alzare i livelli delle polveri sottili», ha spiegato, «concorrono tre fattori, ossia il traffico veicolare, le caldaie per il riscaldamento e la situazione meteoclimatica di alta pressione che favorisce il ristagno dell’aria in assenza di vento e pioggia». «Eventuali interventi per ridurre l’inquinamento», ha aggiunto, «dovrebbero essere adottati da tutti i Comuni limitrofi e non da uno solo».
Il direttore dell’Arta ha ricordato, in proposito, il protocollo d’intesa, che l’Agenzia aveva contribuito a redigere nel 2018, per impegnare i Comuni confinanti ad adottare le stesse misure anti-smog in caso di superamenti dei limiti. Di quel documento, che doveva essere firmato e approvato dai consigli comunali di Pescara, Montesilvano, Francavilla, Spoltore, Città Sant’Angelo e San Giovanni Teatino, non c’è più traccia.
Le centraline dell’Arta di Pescara, Montesilvano e Francavilla segnalano in questo periodo continui superamenti del Pm2,5, mentre il Pm10, ossia le polveri inferiori a 10 micron, ha oltrepassato la soglia solo un paio di volte all’inizio di quest’anno. Tra l’altro, la legge obbliga i Comuni ad adottare misure di contenimento dell’inquinamento solo dopo il 35esimo giorno dell’anno di superamento dei limiti del Pm10, mentre per il Pm2,5, cioè l’inquinante più pericoloso, non ci sono limiti oltre i quali si deve intervenire. Un paradosso emerso ieri in commissione. «In una città che ha l’ambizione di conquistare la Bandiera blu», ha osservato Petrelli, «siamo convinti che sia necessario fare qualcosa per l’inquinamento, perché se il Pm10 si mantiene sotto i limiti tanto da non imporre ordinanze di chiusura al traffico, ci sono altri parametri da valutare, come il Pm2,5, per cui non ci sono limiti di legge, ma solo obiettivi di qualità. Ma quelle polveri, comunque, le respiriamo, noi e i nostri bambini ed è vero che, al di là di quanto indicano le centraline, ci sono momenti della giornata in cui alcune strade sembrano sature di gas di scarico e l’aria è quasi irrespirabile». «Quindi», ha concluso, «dobbiamo valutare, con l’ausilio dei tecnici dell’Arta e del Comune, quali misure sono applicabili per migliorare la qualità dell’aria di Pescara. Innanzitutto, penso ad un’azione di sensibilizzazione da condurre nelle scuole».
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