Insegue una donna e si spoglia per strada Arrivano i carabinieri 

È accaduto a Villa Raspa in pieno giorno, vicino al parco La vittima: «Ringrazio il titolare del bar che mi ha aiutata» 

SPOLTORE. Pedina una donna mentre porta a spasso il cane lungo la strada che da Villa Raspa porta a Pescara, all’altezza del vivaio e del parco giochi per bambini. La segue e la osserva insistentemente, cercando di avvicinarla. Poi si toglie la maglietta e pronuncia delle frasi incomprensibili, cercando di afferrarla per una spalla. È successo venerdì mattina intorno alle 12,40.
La giovane, Alina Cristina Cozac, 38 anni, riesce a rifugiarsi spaventata in un bar e a farsi aiutare dal gestore dell’attività, Sandro, titolare del bar pizzeria “Il poeta”. Sul posto interviene una pattuglia dei carabinieri che identifica l’uomo, un extracomunitario senza permesso di soggiorno, protagonista già due giorni fa di un altro episodio di violenza in una cartoleria di Santa Teresa di Spoltore, ai danni della titolare e della figlia.
La vittima, accompagnata alla stazione dei carabinieri di Spoltore da Mirko De Martinis, coordinatore provinciale dei gilet arancioni, ha denunciato l’aggressore. Come riferisce la donna, l’episodio è accaduto in pieno giorno. Mentre stava passeggiando per strada con il suo cane, un uomo in evidente stato di ubriachezza ha iniziato a pedinarla. Infastidita e terrorizzata, la donna è entrata in un bar vicino, chiedendo aiuto al titolare. Ma l’uomo non si è arreso ed è entrato anche lui nell'attività. La ragazza, allora, è riuscita a scappare dalla porta posteriore, ma se l’è ritrovato davanti. È stato allora che il giovane si è tolto la maglietta e ha pronunciato frasi incomprensibili contro la donna, cercando di avvicinarsi e di afferrarla per una spalla. In preda al panico la donna, urlando, è rientrata nel bar e si è chiusa a chiave in bagno con il suo cane. Dopo qualche minuto sono arrivati i carabinieri. L’aggressore è stato raggiunto in strada, dove si era sdraiato ai bordi del marciapiede e dove i militari lo hanno bloccato per farlo salire su un'ambulanza del 118, arrivata sul posto, mentre il giovane ha opposto resistenza.
«Vorrei ringraziare», dice la donna, «il signor Sandro, il titolare del bar, e un altro uomo che mi hanno aiutata». Come riferisce Mirko De Martinis, della vicenda si è interessato anche il gruppo nazionale dei gilet arancioni che ha espresso la propria solidarietà alla vittima. (y.g.)
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