INSUPERABILI NEL FARE AMMUINA
Insuperabili nel fare ammuina. In questo incerto inizio d'estate l'Italia assomiglia sempre più a quel mitico vascello borbonico il cui comandante, sorpreso da una imprevista visita del re, dà un ordine furbo quanto improbabile: chi sta sul ponte vada sottocoperta e chi sta sotto vada sopra, chi sta a destra corra a sinistra e viceversa; e chi proprio non sa dove andare faccia finta di dondolarsi su se stesso. Insomma, facite ammuina. Così da dar l'impressione che ci stiamo impegnando a faticare tanto ma tanto senza fare un bel nulla. (In verità quel regolamento borbonico che tanta fortuna ha avuto nella pubblicistica post-unitaria è un falso storico, ma tant'è: il significato è chiaro).
Così, ammuina su ammuina, decidiamo di abolire le Province anzi le riduciamo accorpandole; anzi no perché pure uno studente di giurisprudenza sa che non si può fare con un decreto legge e così ce le teniamo tutte e 110 chissà per quanti anni ancora. Intanto però aboliamo il Porcellum perché non si può tornare alle urne ancora una volta con una legge elettorale che più canaglia non si può. Il governo Letta-Alfano è nato due mesi fa con questa priorità. O no? Intanto tra una commissione di saggi e una vaga architettura di totale ricostruzione istituzionale il Porcellum continua a godere di ottima salute. Non meno dei suoi improbabili carnefici.
Per fortuna su Imu e Iva le idee sul da farsi sono chiare. La mattina vengono abolite, nel pomeriggio si ipotizza un rinvio e la sera dall'Europa ci ricordano che siamo irresponsabili solo a pensare di non pagare. Pronti a ricominciare col tira e molla il giorno dopo...
Sulle tasse invece possiamo dirci tranquilli. Caleranno, sicuro. Berlusconi lo ha promesso la prima volta vent'anni fa. Perché dubitare? Certo le statistiche certificano un dato fastidioso: la pressione fiscale nel 2012 è salita al 44 per cento, piazzando l'Italia al quarto posto in Europa dopo Belgio Francia Austria. Abbiamo superato persino la Finlandia: ma vuoi mettere la nostra efficienza pubblica a confronto con quella di questi paesi? Italicamente ammuinatori.
Ancora tristi statistiche, fonte Istat: siamo tutti un po' più poveri. Ma i veri poveri lo sono di più. Risparmiamo anche sul cibo e sulla sanità. La metà delle famiglie spende 2.078 euro al mese rispetto a una media nazionale di 2.419 euro. Evidente insomma che sotto i 2mila euro al mese si entra nella fascia dei nuovi poveri. E su questi dati non c'è nulla da ironizzare.
Ma qualche considerazione va fatta. Se un governo di larghe intese - ma di ristrette prospettive - non aggredisce quelle due o tre cose fondamentali per il quale è nato, che senso ha? Se l'ampia maggioranza parlamentare di cui dispone l'esecutivo non è sufficiente per varare riforme che tutti a parole dicono necessarie, quando si potranno creare le condizioni giuste? Se destra e sinistra, impropriamente alleate, con l'aggiunta del "centrino" di Monti, impiegano questi mesi in una perenne campagna elettorale - non dichiarata ma praticata - sperando di fregare l'altro, quale sarà il bilancio finale a conclusione del ciclo? Facendo ammuina il vascello Italia non andrà lontano. È chiaro da tempo.
@VicinanzaL
©RIPRODUZIONE RISERVATA