PESCARA

Intitolata una via a Franco Summa

L'amministrazione comunale ha scelto l'ultimo tratto di via Cadorna, nelle vicinanze dell'abitazione-laboratorio dell'artista scomparso l'anno scorso

PESCARA. Pescara ha ora una 'via Franco Summa', intitolata all'artista scomparso a 81 anni il 25 gennaio 2020, noto per la sua ricerca incentrata sul rapporto uomo-ambiente che ha trovato negli spazi urbani uno specifico campo di intervento. "Quello di oggi è un momento importante per la città di Pescara, un viaggio verso la storia", ha detto il sindaco Carlo Masci nella breve cerimonia di intitolazione questa mattina, "e per far questo abbiamo scelto l'ultimo tratto di via Cadorna da intitolare a Franco Summa, perché lui aveva la casa a 100 metri da qui. Summa ha conosciuto una città che oggi sta cambiando, ma che vuole mantenere la sua storia, le sue radici e la sua cultura. La nostra è stata una scelta di cuore. Quello che è stato Summa è stato qui. Quante volte avrà avuto ispirazione per le sue opere guardando il mare. Pochi giorni fa abbiamo inaugurato in piazza Sacro Cuore le 'fanciulle di Summa'. Quando è mancato avevamo fatto una promessa: ricordarlo e rivalutarlo per quello che è stato nella sua città. E abbiamo mantenuto la promessa con la piazza, le 'fanciulle' e, oggi, 'via Franco Summa'. Quello di oggi è un momento importante di un filo, quello di Pescara che continua ad andare avanti".

Alla cerimonia di scopertura della targa di toponomastica, oltre al sindaco Masci, hanno preso parte il vice Gianni Santilli, gli assessori Alfredo Cremonese, Patrizia Martelli e Maria Rita Paoni Saccone, i consiglieri Claudio Croce e Zaira Zamparelli, il presidente della Fondazione Summa Ottorino La Rocca e i vice Giovanni Tavano e Lucio Zazzara, intellettuali come Dante Marianacci e amici dell’artista come Claudio Carella. Il primo cittadino ha ricordato Franco Summa e l’esperienza del crogiolo di idee che gravitò nella zona di piazza Duca degli Abruzzi, a due passi dal Liceo artistico. Zazzara ha rievocato il clima culturale che annoverava personalità quali Misticoni e Spalletti, Tavano il fatto che Summa scelse di perseguire un’idea sociale dell’arte fruibile dall’intera comunità.