L’Aism accusa: stop al taxi per i malati
PESCARA. Il Comune ha dato lo stop dallo scorso 31 dicembre al taxi sociale, un servizio di trasporto per permettere ai disabili di raggiungere centri di cura e riabilitazione. A denunciarlo è la...
PESCARA. Il Comune ha dato lo stop dallo scorso 31 dicembre al taxi sociale, un servizio di trasporto per permettere ai disabili di raggiungere centri di cura e riabilitazione. A denunciarlo è la sezione pescarese dell’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) che parla di un «grave fatto sociale». L’Aism racconta di aver appreso del blocco del servizio lo stesso 31 dicembre quando la decisione del Comune era stata già presa: «Il 31 dicembre l’ufficio Politiche sociali del Comune», dice l’Aism, «ha inviato una comunicazione alla sede amministrativa della sezione Provinciale nella quale notificava che, a partire dal medesimo giorno, sarebbe stato interrotto il servizio del taxi sociale». L’Aism, quindi, si è ritrovata a fare i conti con la cancellazione immediata del servizio: «La nostra sezione», afferma l’Aism, «esprime profonda indignazione per la tardiva comunicazione dell’immediata sospensione della convenzione e sdegno per l’omessa comunicazione alle famiglie delle persone interessate dal servizio, le quali si trovano, ora, in una situazione di emergenza non potendo più raggiungere agevolmente i centri di cura per sottoporsi alle importanti terapie riabilitave delle quali necessitano. In tal modo vengono negati a questi cittadini i diritti di assistenza e cura, diritti inviolabili».
L’Aism lancia un appello alla città: «Vogliamo sensibilizzare la cittadinanza alle difficoltà nelle quali le persone con disabilità sono costrette a vivere e alle precarie condizioni nelle quali le sssociazioni di volontariato sono costrette ad operare. Lottiamo da sempre al fianco delle persone con sclerosi multipla e patologie similari per la tutela e l’affermazione dei diritti, tra cui il diritto alla salute e all’assistenza, del quale la riabilitazione psico-motoria e il trasposto sono parte integrante, e da anni ci battiamo affinché le prestazioni socio-assistenziali vengano erogate dagli enti pubblici. Laddove l’ente pubblico è inefficiente e limitato nell’offrire servizi adeguati», conclude l’Aism, «interviene la rete del terzo settore che supporta e sostituisce faticosamente le istituzioni usufruendo di risorse sempre più scarse. Proprio per garantire tali diritti e colmare le carenze delle istituzioni, l’Aism di Pescara collaborava con il Comune di Pescara attraverso la convenzione del taxi sociale».
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