firmata la convenzione sul sito celestiniano di roccamorice

L’eremo di Santo Spirito affidato a Italia Nostra

ROCCAMORICE. Data storica quella di ieri per il piccolo centro di Roccamorice, per il sindaco Alessandro D'Ascanio, l'Abruzzo e il patrimonio culturale regionale, quello destinato a trasmettere nei...

ROCCAMORICE. Data storica quella di ieri per il piccolo centro di Roccamorice, per il sindaco Alessandro D'Ascanio, l'Abruzzo e il patrimonio culturale regionale, quello destinato a trasmettere nei secoli i valori che incarnano la storia della cristianità.

Il 18 aprile 2015 sarà infatti ricordato per la convenzione che affida a Italia Nostra la gestione dell’eremo celestiniano di Santo Spirito a Majella. La firma del sindaco D'Ascanio e del presidente nazionale dell'associazione ambientalista, Marco Parini, ha così suggellato l’accordo sull'eremo che prevede interventi di rilancio sul piano storico, artistico, turistico ed economico. Una data che potrà essere indicata come un modello per altri amministratori di centri ricchi di giacimenti architettonici e culturali ma con bilanci pubblici ridotti all'osso e l'incombenza di evitare il deperimento delle ricchezze naturali e culturali del territorio. Del resto, è ciò che si sono augurati tutti i relatori del convegno convocato due giorni fa all'Aurum, a Pescara, per iniziativa di D'Ascanio e di quanti hanno presenziato ieri alla firma della convenzione, siglata alle 11,30 nella sala Cascella dell'Aurum durante una conferenza alla quale hanno partecipato, il direttore e il consigliere nazionale di Italia Nostra Adriano Paolella e Oreste Rutigliano; Alfonso Settimio, architetto degli interventi di recupero di monumenti storici; Giampiero Di Federico, maestro di arrampicata della scuola di Santo Spirito, da egli stesso fondata; Licio Di Biase, coordinatore dell'evento; Mimmo Valente, presidente della sezione di Italia Nostra di Pescara, con sindaci e amministratori di altri centri del circondario.

«La convenzione» dice D'Ascanio, «avrà durata quinquennale. Prevede ruoli e investimenti differenziati fra i due enti convenzionati circa la manutenzione la gestione di una foresteria, servizi, attività museale e di comunicazione. A noi principalmente interessa di aver affidato in mani sicure un tesoro di valore incommensurabile che prima di essere simbolo di valori umani e spirituali è testimonianza viva dei contenuti della cultura cristiana». «In questa ottica», prosegue D'Ascanio, «ci siamo attivati per formare un comitato per il riconoscimento degli eremi celestiniani d’Abruzzo quale patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco, stiamo programmando iniziative per un percorso giubilare in Abruzzo che contempli i nostri eremi e per allestire una mostra con il Parco della Majella e Telecom all’Expo di Milano».

Di Federico ha proposto l'organizzazione di una Festa degli eremi fra Santo Spirito, San Bartolomeo in Legio e San Giovanni.

Walter Teti

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