DISAGI e proteste AGLI SPORTELLI DI VIA PAOLINI 

L’ira dei pazienti in coda: la polizia a Diabetologia

PESCARA. Ore di attesa davanti agli sportelli di Diabetologia di via Paolini e gli orari per il ritiro dei presidi sanitari (aghi, strisce) stravolti di nuovo in due giorni (dalle 12 alle 14 giovedì...

PESCARA. Ore di attesa davanti agli sportelli di Diabetologia di via Paolini e gli orari per il ritiro dei presidi sanitari (aghi, strisce) stravolti di nuovo in due giorni (dalle 12 alle 14 giovedì e dalle 11 alle 13 ieri). I disagi hanno fatto perdere la pazienza ai malati diabetici in coda, che ieri in tarda mattinata hanno chiamato la polizia.
Gli agenti giunti sul posto intorno alle 13,30, hanno provveduto a placare gli animi delle persone, una ventina, in fila col numeretto in mano e poi hanno incontrato i vertici sanitari per capire la situazione. Che così si riassume. Da qualche giorno, hanno spiegato dalla Asl, per questioni tecniche, c’è carenza di personale a Diabetologia, dipartimento che in primavera sarà trasferito al quarto e quinto piano del distretto sanitario di via Rieti e la palazzina rossa ex Ivap diventerà interamente Covid hospital con 50 posti letto in più per fronteggiare la pandemia in crescendo.
I pochi, due o tre, operatori in servizio, sono sovraccarichi di lavoro, quindi le distribuzioni dei presidi sanitari (aghetti pungidito, striscette reattive per la misurazione del glucosio)sono avvenuti in ritardo e a orari che hanno colto di sorpresa e fatto spazientire i diabetici arrivati a Pescara di buon mattino anche Caramanico, Penne, Civitaquana. L’attesa al freddo, gli orari inusuali rispetto a quelli tradizioni quando la distribuzione, fino a pochi giorni fa cominciava alle 9, alla base di minuti di ansia e concitazione. Con l’arrivo delle forze dell’ordine la situazione è tornata alla normalità.
Il direttore sanitario della Asl, Antonio Caponetti, ha invitato alla calma: «In piena pandemia bisogna avere comportamenti adeguati perché le risorse sono stornate sui reparti Covid. In altre realtà sono stati chiusi interi reparti, noi continuiamo a tenere tutti i servizi aperti, ma non possiamo fare miracoli» «Comunque», promette, «aggiungeremo un’altra unità e studieremo una distribuzione spalmata, al momento, nei distretti sanitari».
Sono 30mila i pazienti diabetici tra Pescara e provincia. E da alcuni giorni agli sportelli di via Paolini si registrano file e disagi puntualmente segnalati al Centro e alla Asl. Per questa ragione i diabetologi e le associazioni dei pazienti diabetologici chiedono ai vertici sanitari della Regione Abruzzo di accelerare l'iter per la distribuzione dei presidi medici salvavita nelle farmacie territoriali allo scopo di alleggerire i malati dal carico delle code all’aperto. «Disagi che potrebbero essere evitati» secondo l'Amd, associazione dei medici diabetologici (una cinquantina in tutta la regione) e l'Asad, associazione dei pazienti diabetici, che «sin dall’ottobre scorso», quando la pandemia era ancora calmierata, avevano chiesto all'assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì di «avviare una convenzione con i farmacisti, così come accade nelle altre regioni italiane, per la distribuzione dei presidi attraverso le farmacie territoriali. Ciò eviterebbe ai pazienti anche gli spostamenti dai paesi vicini».