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L’opposizione: un ecosportello per Caprara d’Abruzzo

SPOLTORE. Il consigliere di Spoltore futura - Federazione gruppi civici Edoardo Diligenti con un'interrogazione, che sarà presentata al prossimo consiglio comunale, chiederà chiarimenti all'amministra...

SPOLTORE. Il consigliere di Spoltore futura - Federazione gruppi civici Edoardo Diligenti con un'interrogazione, che sarà presentata al prossimo consiglio comunale, chiederà chiarimenti all'amministrazione su due temi: sportello ecologico e case dell'acqua.

Il capogruppo di opposizione ricorda come nel febbraio del 2013, all'inizio della raccolta differenziata a copertura integrale del territorio comunale, sollecitava l'amministrazione ad aprire uno sportello ecologico una tantum anche a Caprara d'Abruzzo suggerendo anche il locale della Pro loco come centro di smistamento. «L'importanza di tali argomenti», afferma, «è intrinseca nell’eterogeneità del territorio e nell'isolamento istituzionale che vivono i centri più piccoli e nella necessità di non lasciare nessuno indietro».

Per quel che riguarda le case dell'acqua, per le quali il Comune si è limitato ad effettuare una delibera di giunta municipale volta a individuare esclusivamente le zone di installazione e i termini del contratto, lasciando quindi la gran parte dell'iniziativa economica, della manutenzione, della videosorveglianza al privato, «basterebbe ampliare l'offerta del servizio anche sul territorio della frazione, a costo zero per la casse pubbliche».

«Infatti», continua, «oltre ad avere storiche necessità aventi ad oggetto gli interventi economicamente sostanziosi e importanti, che tardano a essere programmati e realizzati (opere viarie di collegamento, piccole infrastrutture, casa di riposo, parcheggio), come su tutto il resto del territorio comunale, le frazioni e i piccoli centri hanno bisogno di piccoli segnali di presenza istituzionale che facciano sentire il cittadino parte di una comunità».

«Un ecosportello di apertura mensile, volto all'assistenza del cittadino nella raccolta (fornitura di buste, sostituzione di masselli rotti)», conclude, «andrebbe incontro alle esigenze di quelle fasce di popolazione che hanno più difficoltà negli spostamenti con la macchina, come gli anziani, che in questi centri rappresentano la maggioranza della popolazione».

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