L'uovo di Pasqua: 142 anni e parla inglese

Gli inventori furono i fratelli Cadbury, all'interno c'era un semplice dolce di mandorle. Gli antichi regalavano quello di gallina, simbolo di vita, poi nel Settecento arrivò la polvere di cacao e tutto cambiò. Infine arrivarono i gadget: pupazzetti, macchinine, portachiavi, fino ai diamanti per chi può

PESCARA. Ha 142 anni l’uovo di cioccolato con la sorpresa, una tradizione pasquale dura a morire per la gioia di piccoli e grandi. L'anno dell'entrata in scena di uno dei simboli moderni della Pasqua è il 1875, lo stesso in cui nasce Carl Gustav Jung, tra i padri della psicanalisi; viene pubblicato L'isola misteriosa di Jules Verne, e il ministro delle Finanze Quintino Sella lancia per la prima volta in Italia il risparmio postale. A rendere celebre quello che diventerà un must della Pasqua è l'azienda dolciaria britannica Cadbury.

Nelle prime uova della Cadbury la sorpresa è un ripieno di mandorle dolci, ma l'evoluzione, come accade per tutte le invenzioni, non tarda ad arrivare e già nel 1893 l'azienda inglese produce 19 tipi diversi di uova pasquali in quella che viene ribattezzata la “Cadbury brothers Easter list”, la lista di prodotti pasquali dei fratelli Cadbury che nel 1905 aggiungono anche l'opzione uova al cioccolato al latte, inventato quest'ultimo una trentina di anni prima in Svizzera ma mai davvero decollato commercialmente. E per il nuovo arrivato in casa Cadbury il successo è immediato: presto fa il giro del mondo, conservando fino ad oggi il primato nel mercato delle uova pasquali.

leggi anche: Auguro la pace, temo la guerra Secondo Dacia Maraini l’Abruzzo, con l’Italia, dovrebbe dichiararsi neutrale

Ma la vera intuizione, un'autentica rivoluzione che consentì al cioccolato, fino a quel momento solo liquido e molto amaro, di diventare un vero e proprio bene di massa la si deve al chimico e cioccolataio olandese dell'Ottocento Coenraad Johannes van Houten, che sbriciolando i semi di cacao privati di gran parte del proprio grasso, riuscì ad ottenere una “polvere magica”, che da lì in poi sarebbe divenuta elemento essenziale di tutti i prodotti a base di cioccolata L'usanza di regalare le uova però ha origini molto più lontane nei secoli, ben prima dell'avvento del Cristianesimo e dei suoi significati legati alla Pasqua. Per i popoli più antichi, l'uovo era sinonimo di vita e potrebbero essere stati gli antichi persiani i primi a portare uova in dono, in concomitanza con le celebrazioni per l'arrivo della primavera. Una tradizione che si sarebbe poi diffusa in Egitto e in Grecia. I primi esemplari decorati risalirebbero all'antica Cina, mentre nei paesi a Nord del mondo, come Russia e Scandinavia, l'uovo rappresentava la continua rinascita del ciclo di vita.

leggi anche: Vorrei che Arbore e Vasco diventassero amici dell’Abruzzo Nduccio: "Non vorrei ricadere nei soliti luoghi comuni, ma i miei auguri di Natale all’Abruzzo finora sono rimasti disattesi"

Ed è probabilmente nel medioevo che l'uso di donare le uova si arricchisce di un particolare artistico: si comincia infatti a decorarle. Così l'uovo pasquale diventa anche un oggetto di lusso, abbellito con metalli preziosi come l'argento. Re Edoardo I d'Inghilterra ne commissionò 450 esemplari proprio in occasione della Pasqua. Ma è con Peter Carl Fabergé, orafo alla corte dei Romanov, che si raggiunge l'apice della raffinatezza: su ordine dello zar Alessandro III di Russia Fabergè nel 1887 realizza le sue celebri opere, è il caso di dire, con smalti, platino, pietre preziose incastonate e un gioiello all'interno.

Le origini dell'uovo di cioccolato invece non sono certe e documentate. C'è chi dice che quello che è ormai uno dei simboli della Pasqua sia nato alla corte di Luigi XIV ai primi del Settecento. Una tesi che sembrerebbe verosimile dal momento che il sovrano francese concesse a David Chaillou, il primo “chocolatier” di Francia, il diritto esclusivo di vendere cioccolato a Parigi e che lui esercitò per trent'anni. E tra torte e biscotti creati da Chaillou potrebbe dunque esserci stato anche il primo uovo di cioccolato della storia, ma rigorosamente e completamente pieno. Per l'uovo con la sorpresa, infatti, occorrerà aspettare l'intervento di un pasticcere d'oltremanica.

leggi anche: Tanta serenità a tutti e forza Pescara L'atleta Di Fulvio: "Mi preme augurare pace e serenità all’Abruzzo perché dopo il maltempo e il terremoto questa terra merita di ripartire per davvero"

Ma il primato dell'uovo è ormai insidiato da quello della colomba pasquale, almeno nel nostro Paese: quest'anno sulle tavole degli italiani arriveranno 31 milioni e 700mila uova di cioccolato, in lieve aumento rispetto a 12 mesi fa, ma anche 27 milioni di colombe. Una coppia inossidabile che nel settore dolciario produce un giro d'affari di circa 400 milioni di euro perché magari si rinuncia alla vacanza o alla crociera, ma ai piaceri della tavola no: gli italiani spenderanno complessivamente quasi 1,1 miliardo di euro per imbandire le tavole a Pasqua. Non mancheranno agnello, salumi, uova, nel rispetto della tradizione a cui le famiglie non intendono rinunciare nonostante i forti rincari dei prezzi. Otto famiglie su dieci trascorreranno la festa a casa con menu fai-da-te e ricette tradizionali. Ma sarebbe sbagliato pensare che l'uovo di cioccolato con sorpresa sia uno sfizio pasquale riservato ai più piccoli: le statistiche dicono che su 10 uova acquistate 6 sono per i bambini e 4 per gli adulti.

Certo, poi c'è sorpresa e sorpresa: si va dal gadget più comuni, pupazzetti, macchinine, portachiavi o strani marchingegni in miniatura che per assemblarli servirebbe una laurea in ingegneria, a quelli che solo un grande capitano d'industria o uno sceicco potrebbe permettersi. Come nel caso del the golden speckled egg, “l'uovo macchiato d'oro”, entrato nel 2012 nel libro dei record, l'uovo di Pasqua, esclusivamente di cioccolato, più costoso al mondo, venduto ad un'asta di beneficenza per circa 8mila 500 euro. A realizzarlo un grande maître chocolatier internazionale, l'inglese William Curley. O come per l'uovo progettato dall'orafo Manfred Wild: niente cioccolato ma tanti, tantissimi diamanti, 1000 pietre preziose di cui 100 dal taglio unico al mondo e realizzato in 3 anni da diversi artigiani di tutto il mondo. La sorpresa? Un globo in oro a 18 carati. Al suo interno una colomba di cristallo poggiata su un ramo di olivo di oro e diamanti. Valore complessivo, 5 milioni di sterline.

Ma mai come la performance pasquale messa a segno nel 2015 nel Regno unito: un uovo a forma di coniglio del peso di 5 chilogrammi per 38 centimetri di altezza. Il coniglio, che poggia su un piedistallo con tre uova più piccole ricoperte con foglie dorate ha negli occhi il suo pezzo forte: due diamanti del valore di 50mila dollari.

©RIPRODUZIONE RISERVATA