Il campione di tennis paraolimpico Andrea Silvestrone in una foto di alcune mesi fa insieme ai suoi tre figli nel teatro di via Cavour a Pescara

MONTESILVANO

La bella storia di Andrea finita in tragedia insieme a due figli sull'A14

Commozione e ricordi. C'era in progetto un film sulla sua vita. Ferrante (Carrozzine determinate): "Un uomo felice e innamorato della vita. Io gli diedi una sedia a rotelle e lui fu straordinario, fino a diventare un campione dello sport"

MONTESILVANO. Montesilvano e l'intera regione sotto choc alla notizia della morte Andrea Silvestrone e dei suoi due figli in un tragico incidente in autostrada, in cui è rimasto gravemente ferito anche il terzo figlio di Andrea.

Era una persona molto conosciuta Andrea. La sua voglia di vivere nonostante la malattia che lo aveva colpito, lo sport in carrozzella, le tantissime iniziative per l'inclusione e l'amore per i suoi tre figli. Era un esempio per tutti, Andrea. Come ora ricordano in tanti. Addirittura il presidente dell'associazione Medea onlus ricorda che c'era in progetto di girare un film sulla sua vita.

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C'era una frase che lui amava ripetere spesso, indice di tutta la sua grande forza di carattere: "Ama la goccia che fa traboccare il vaso. E' nascosto lì ogni bel cambiamento".

"Un uomo felice e innamorato della vita. Un uomo coraggioso. Porterò sempre con me quell'immagine di vita e di felicità che trasmetteva a tutti. Non era mai triste, mai cupo, ma sempre reattivo, anche nei giorni peggiori della malattia". Con queste parole lo ricorda Claudio Ferrante, presidente dell'associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, realtà simbolo delle battaglie per la tutela dei diritti umani e di tutte le libertà fondamentali delle persone con disabilità.

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"Quando aveva saputo della malattia si era confidato con me e immediatamente aveva visto il lato positivo della vita - dice commosso Ferrante - io gli diedi una carrozzina e lui fu straordinario. Non ebbe un rifiuto, ma imparò subito ad assaporare quella percezione di libertà che la carrozzina ti dà quando sei impossibilitato a muoverti. Mi ha sempre ringraziato per questo. Con la carrozzina, poi, è diventato un vero campione dello sport e di questo andava orgoglioso. Portava sempre con sé i figli quando giocava".

Nella speranza che il figlio superstite "possa guarire al più presto - conclude Ferrante - mi stringo forte alla mamma per questo dolore inconsolabile. Tutta l'associazione si stringe attorno a lei e le è profondamente vicina".

L'ennesima morte in autostrada in corrispondenza dei cantieri riaccende la polemica sulla viabilità in sicurezza. 

"A fronte dell'ennesimo tragico indicente mortale sull'A14 nei tratti marchigiano e abruzzese", dice il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, "mi sono sentito con il presidente Marco Marsilio con il quale abbiamo convenuto di richiedere un ulteriore incontro urgente con Aspi, Autostrade per l'Italia, al fine di provvedere a garantire la massima sicurezza possibile anche rimodulando i cantieri. Questa situazione è diventata per noi insostenibile e inaccettabile".

"Siamo addolorati per la morte di Andrea Silvestrone", aggiungono i deputati marchigiani del Pd, Irene Manzi e Augusto Curti: "siamo vicini e esprimiamo tutto il nostro cordoglio alla moglie e ai loro cari per questo dolore inimmaginabile e alla la comunità di Montesilvano (Pescara) dove Silvestrone viveva. Ci auguriamo che il terzo figlio coinvolto possa rimettersi presto. Questo terribile incidente - ricordano i due parlamentari dem - è l'ennesimo avvenuto in un tratto dell'A14 in cui proseguono da anni lavori che non arrivano mai alla fine, con pericoli e disagi crescenti per gli automobilisti. Oggi è accaduta una tragedia drammatica - concludono Manzi e Curti - che deve spingere le istituzioni locali e nazionali ad adottare soluzioni concrete a tutela della sicurezza delle migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono quel tratto di strada. Non è possibile andare avanti così".