La casa di riposo abbandonata da 12 anni

La struttura di via Arapietra, chiusa nel 2004 per lavori, non è stata mai completata. Ora è il ricovero di tossici e senzatetto

PESCARA. Ai 20 anziani, che nel 2004 furono costretti a lasciare la casa di riposo per i lavori di ristrutturazione, fu promesso dall’amministrazione comunale di allora che sarebbero ritornati nell’edificio entro un anno. Ma quella promessa non è stata mantenuta e gli anziani sono ancora ospiti di strutture private sparse in tutto l’Abruzzo. A dodici anni di distanza la palazzina di due piani, in via Arapietra, è ancora un’incompiuta ed è diventata nel tempo un ricovero di tossicodipendenti e senzatetto. Del completamento dei lavori non si parla più e nemmeno dell’avviso pubblico che la precedente amministrazione aveva annunciato per trovare un privato in grado di completare l’intervento e per gestire la struttura.

L’edificio nel degrado. Una palazzina abbandonata, con le finestre mancanti e le tapparelle che cadono a pezzi. Così si presenta a prima vista la casa di riposo, a due passi dall’ospedale e dal centro della città. Ma la situazione peggiore è nei 2mila metri quadrati di terreno che circondano l’immobile. Dalla recinzione si vede una selva con erba altissima, piante cresciute selvaggiamente, sporcizia, siringhe usate e persino alcuni reti da letto arrugginite. Questo è ciò che rimane del giardino dove una volta gli anziani prendevano il fresco aspettando il pranzo o la cena.

Ieri il consigliere comunale Massimiliano Pignoli, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, si è recato sul posto e ha chiamato a raccolta i giornalisti per mostrare lo stato di degrado in cui versa la struttura ormai da anni nell’indifferenza del Comune proprietario dell’immobile. «Questo immobile», dice, «è diventato ritrovo diurno dei tossicodipendenti, con tanto di siringhe usate sparse in giro e notturno per i senzatetto. Da anni ormai è stata lasciata in abbandono, i vandali e i ladri hanno fatto razzia di tutto quello che era rimasto all’interno».

I residenti hanno paura. Intorno alla casa di riposo ci sono palazzi, villette singole e plurifamiliari. I residenti non dormono più sonni tranquilli da quando gli anziani sono andati via. «Qui hanno rubato di tutto», afferma Francesco Giorgini che abita da anni in quella zona, «la notte i senzatetto scavalcano la recinzione e vanno a dormire dentro. All’interno dell’edificio hanno portato via di tutto. Fino a due anni fa c’era un centro ricreativo per anziani, ma è stato chiuso anche quello». «Non capisco perché», si lamenta un altro residente, «i cittadini sono costretti a tenere in ordine le aree verdi, pena multe salatissime, mentre il Comune può lasciare nel degrado per anni le sue proprietà».

La spesa del Comune. Costa caro al Comune tenere la casa di riposo chiusa. L’amministrazione spende ogni anno 120.338 euro per far ospitare otto anziani all’ interno di due strutture private, a Silvi e a Montesilvano. Ma dei lavori, fermi al terzo lotto, non si parla più e non si sa che fine abbia fatto quel project financing che l’amministrazione Mascia voleva realizzare per completare la casa di riposo.

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