La Fanciulla di Summa a Spoltore 

SPOLTORE. «La nostra ambizione è fare di Spoltore il salotto culturale di Pescara, e la Fanciulla del Maestro Franco Summa va a inserirsi in una posizione felice del nostro centro storico». Così il sindaco Chiara Trulli ieri mattina ha salutato l'arrivo dell'opera monumentale in largo Gaist, di fronte al belvedere, in uno sguardo che da oggi la unisce alle cime abruzzesi e al Convento di San Panfilo, sullo sfondo.

La Fanciulla introduce la città nella rete immaginata dall'artista scomparso nel gennaio 2020. Nel progetto, come ha chiarito il presidente della Fondazione Summa Ottorino La Rocca, sono previste altre sedici sculture: la prima è stata installata a Borgotufi, in Molise, altre due sono a Pescara, una a Gessopalena, una a Giulianova e altre stanno trovando collocazione. Assieme al sindaco una nutrita rappresentanza dell'amministrazione: il vice sindaco Rino Di Girolamo, gli assessori Roberta Rullo, Nada Di Giandomenico, i consiglieri Agostino Karaci, Alberto Bartoli, Daniele Di Luca, Marzia Damiani, Cinzia Berardinelli, Agnese Di Naccio.
Presente anche l'ex sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, che ha ricordato il percorso che ha portato alla scelta della scultura: «Ci piaceva l'idea di unire con l'arte di Summa le città in una sorta di gemellaggio». La Fanciulla è dotata di una base circolare in calcestruzzo con un diametro di 2 metri e mezzo, un’altezza pari a 0,5 metri, con superfici esterne trattate e protette. L'opera è una realizzazione postuma del progetto che Summa intendeva come conclusivo dell’esperienza simbolica del rapporto tra uomo e ambiente, nel segno di quella che è sempre stata la sua poetica.
La mattinata si è conclusa con l'intervento di Renato Minore, giornalista poeta e critico d'arte, che ha riassunto il percorso artistico della "Summars" fino alle fanciulle, che omaggiano i lineamenti femminili con l’inconfondibile impronta della grammatica del colore codificata da Summa nel tempo.