La nipote di Fidel in Comune per parlare di lotta all'omofobia
Mariela Castro Espin, punto di riferimento internazionale nella lotta contro le discriminazioni di genere, ospite di una conferenza dell'Associazione Italia Cuba
PESCARA. Si terrà domani alle 17 nell'aula consiliare del Comune l'incontro con Mariela Castro Espin dal titolo "La rivoluzione cubana non si ferma: diritti umani e codice delle famiglie. Il blocco economico Usa è illegale".
L'incontro è a cura dell'Associazione Italia-Cuba. "Mariela Castro Espin", dice l'assiciazione, "figlia dell'ex presidente Raul e nipote di Fidel, è da anni un punto di riferimento internazionale nella lotta contro le discriminazioni di genere e l'omolesbotransfobia, per il riconoscimento dei diritti delle persone lgbtqi".
Organizzatrice del primo Pride a Cuba, Mariela è direttrice del Centro nazionale di educazione sessuale di Cuba (CENESEX) e della rivista Sexología y Sociedad, parlamentare nell'Assemblea nazionale del Potere Popolare.
"È grazie soprattutto al suo impegno", continua l'associazione, "che Cuba oggi ha il "codice di libertà per le famiglie" più avanzato del mondo, approvato con referendum popolare lo scorso 25 settembre. Il nuovo codice legalizza il matrimonio egualitario tra persone dello sesso, l'adozione da parte delle coppie gay, la maternità surrogata come gestazione solidale e una serie di misure per contrastare la violenza sulle donne e proteggere i minori. Il nuovo e avanzato Codice di famiglia contempla anche il divieto del matrimonio infantile e l'abolizione della patria podestà a favore di una responsabilità dei genitori che rispetti la personalità dei figli".
L'incontro con Mariela Castro Espin sarà introdotto dal segretario della sezione Pescara - Abruzzo dell'Associazione Italia - Cuba Walter Rapattoni e dal presidente nazionale di Italia -Cuba Marco Papacci. Aderiscono all'iniziativa Anpi Pescara e Val Pescara, la camera del Lavoro di Pescara e la Cgil Abruzzo, USB Abruzzo, Cobas.