La piovra si evolve lungo la golena

Un murales di 32 metri dà colore al parcheggio del degrado

PESCARA. Si evolve sbranando i pesci. La piovra spuntata sui muri di Pescara cambia forma, s’ingigantisce e da leggenda metropolitana diventa arte. Succede sul muraglione della golena sud che corre lungo il fiume. Qui, una creatura di 32 metri nasce dalle fauci spalancate di un mostro. Sull’ultima grande opera della bomboletta spray, c’è anche una pergamena gialla con su scritto: «L’antro di Pescara». Da qui ha origine la versione aggiornata della piovra.

Il suo nome è «Abissi 2009». Ma accanto al murales, non compare la firma del padre putativo della piovra: del tag «4c» neanche l’ombra. I creatori del murales da 32 metri sul muro di mattoni della golena sud, però, sono tutti della stessa banda che, nel gergo dei writer, si chiama crew: una comunità che vive secondo le regole della cultura hip hop e, di notte, dà colore ai muri sbiaditi. Il legame tra la piovra spuntata sui muri di Pescara, da via Firenze fino alla circonvallazione, e la sua evoluzione del lungofiume è il tag «int 55»: un gruppo di writer dal talento innato capaci di dare vita a uno dei luoghi più degradati di Pescara.

La versione evoluta della piovra amorfa misura 17 metri, ha gli occhi spalancati e i denti aguzzi. È così, con la lingua penzoloni, che insegue un pesce. Nello spazio serrato tra la piovra e il pesce c’è la firma: «int 55». Gli autori dell’opera, in base alle firme sul muro, sono Kunos, Shine e Royal. Il pesce che viene inseguito è lungo otto metri: sulla testa c’è anche una lampadina che illumina l’immancabile piovra che con i suoi tentacoli si muove negli abissi. Sulla piovra, sul pesce che scappa e sulla creatura nata dal mostro, sono puntati i riflettori di un altro murales che sembra registrare la scena come se fosse tutto un reality show.

La grande opera della golena è l’osservata speciale della movida: il sabato, quando il popolo della notte s’incammina su ponte Risorgimento per dirigersi in piazza Unione, gli sguardi sono catturati dalla creatura multicolori. Intanto, il mistero del writer con il nome di «4c» continua ad affascinare il popolo dei blog. Il sito www.architettisenzatetto.net ha censito 34 piovre sui muri di Pescara e lancia la sfida per dare un nome e un cognome a «4c»: «Chi si nasconde dietro i loro tentacoli? Aiutaci a svelare il mistero», è l’appello del sito. Le visualizzazioni degli utenti, i clic sulla pagina, sono finora 4.299. Pubblicata anche una foto che, nella Pescara dei cantieri, manca all’appello: la piovra spuntata sul muro del sottopasso tra via De Gasperi e via Gran Sasso - «Seppiona arancione con outline nero e classico orientamento a sinistra», questa la descrizione - è stata coperta dalla vernice bianca dopo i lavori.

Ma la caccia al writer che imbratta, giustizia e decora i muri parte da lontano: «Muri puliti, popoli muti», è la filosofia. La ricerca parte da Portanuova già dal 2004 quando il tag «4c» spunta in via Milli e in via Croce sulle pareti e sui cassonetti della spazzatura: il «4c» del 2004 è solo un numero e una lettera. Nel 2007 la catena di scritte spunta sul lungomare sud e, nel 2008, «4c» dà sfogo a tutta la sua fantasia e inventa il suo logo a forma di piovra. Se la piovra fosse stampata sulle magliette, «4c» diventerebbe ricco.