La Provincia anticipa i soldi per i lavoratori in cassa integrazione

L’ente avvia un accordo con una banca per accorciare i tempi della burocrazia e dare liquidità alle famiglie

PESCARA. Dal momento in cui un lavoratore viene ammesso alla cassa integrazione guadagni fino a quando le somme gli vengono erogate concretamente passa del tempo: possono essere tre mesi, ma anche sei. E durante questo periodo le famiglie vanno in sofferenza. Pensando alle situazioni di difficoltà che si possono creare in casi del genere, la Provincia di Pescara ha pubblicato un avviso, con scadenza 15 gennaio prossimo, finalizzato ad anticipare ai lavoratori le somme relative alla cassa integrazione guadagni in deroga e cassa integrazione straordinaria. Nel periodo di attesa che intercorre tra l’approvazione del trattamento da parte dell’Inps (in caso di cassa integrazione in deroga) o l’accordo sindacale (per la cassa straordinaria di Cigs), e l’erogazione materiale da parte dell’Inps, la Provincia interverrà a sostegno delle famiglie. Come? Attraverso un istituto di credito che sarà individuato nelle prossime settimane e che si occuperà di garantire l’anticipazione finanziaria attraverso un’apertura di credito, insieme ad altre eventuali agevolazioni in favore dei lavoratori.

Già dal mese di febbraio l’operazione potrebbe diventare operativa, hanno annunciato il presidente della Provincia Guerino Testa, l’assessore alle Politiche del Lavoro Antonio Martorella e il dirigente del settore Tommaso Di Rino, che ieri hanno presentato l’avviso per le banche, pubblicato dall’ente alla fine di dicembre. «Con questa iniziativa», ha commentato Testa, «abbiamo pensato a una categoria in crescente aumento, quella dei cassintegrati. Basti pensare che nel periodo gennaio-novembre 2012 c’è stato una crescita della cassa integrazione pari al 16,3 per cento, rispetto allo stesso periodo del 2011, e siamo arrivati a tre milioni e mezzo di ore. Questa è una misura concreta, utile, per andare incontro alle persone e alle famiglie in difficoltà e noi facciamo la nostra parte mettendo a disposizione un fondo di solidarietà, pari a 30 mila euro, che serviranno a coprire gli interessi passivi e le spese che dovrebbero essere a carico dei lavoratori».

L’assessorato guidato da Martorella «ha registrato questa necessità dialogando con le parti sociali», ha spiegato l’assessore, «per cui abbiamo deciso di attivarci per sostenere le famiglie dei cassintegrati che si possono trovare, oggettivamente, in sofferenza. La Provincia unisce dunque le politiche attive del lavoro alle politiche passive, come questa misura, e ritengo», ha detto sempre Martorella, «che per il mondo bancario possa trattarsi di un’azione positiva, di responsabilità sociale».

L’obiettivo è duplice: «Vogliamo fornire liquidità alle famiglie pescaresi», ha concluso Di Rino, «ma anche fare in modo che i lavoratori siano coinvolti in momenti di formazione, attraverso altre azioni promosse dalla Provincia, in modo da riqualificare i cassintegrati e ricollocarli».

L’avviso, che ha il valore solo di una indagine esplorativa, è pubblicato on line, sul sito di Pescaralavoro, insieme al modello che le banche devono compilare e inviare alla Provincia entro il 15 gennaio per manifestare il proprio interesse ad essere prese in considerazione. Una volta ricevute queste richieste la Provincia sceglierà a quale istituto affidare il servizio. Le banche che possono rispondere sono quelle con almeno una filiale operativa sul territorio della provincia di Pescara.

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