La Provincia aumenta le tasse

Crescono le tariffe dell'assicurazione auto, suolo pubblico e servizi idrici

PESCARA. La Provincia regala per Natale una sfilza di aumenti delle imposte. Dal prossimo anno, i cittadini pagheranno in media dai 10 ai 20 euro in più per l'assicurazione per la responsabilità civile (Rca). Costeranno di più anche le occupazioni degli spazi pubblici e persino i nulla osta per l'escavazione di pozzi, per la ricerca di acque minerali e per la realizzazione di impianti elettrici da fonti rinnovabili. Sono le sorprese che la giunta provinciale - di cui è presidente Guerino Testa e vice presidente Fabrizio Rapposelli - ha approvato nei giorni scorsi, insieme al bilancio di previsione per l'anno prossimo. La delibera con le nuove tasse e il documento contabile verranno sottoposti nelle prossime settimane all'esame del consiglio per il varo definitivo. «Si tratta solo di proposte, sarà l'aula a decidere», ha fatto presente Testa.

AUMENTA LA RC AUTO.
L'amministrazione provinciale ci aveva già provato ad aumentare la tariffa nel giugno scorso. Ma è andata male, perché appena è stato approvato il provvedimento si sono scatenate le proteste e l'incremento è stato ritirato dopo pochi giorni. Ora la giunta lo ha riproposto tale e quale e, forse per evitare nuove contestazioni, ha pensato bene di non renderlo noto nemmeno ai consiglieri. La delibera prevede un ritocco all'insù dell'imposta sulle assicurazioni per la responsabilità civile (Rca), che passa dall'attuale 12,5 per cento al 16 per cento. Questa operazione farà guadagnare all'amministrazione provinciale 3 milioni di euro in più all'anno: gli incassi saliranno da 11 milioni a 14 milioni. Autobilisti e motociclisti, esclusi i possessori di ciclomotori, pagheranno in media tra i 10 e i 20 euro in più al momento del rinnovo del contratto di assicurazione per la responsabilità civile che è obbligatorio per legge. «Gli assicuratori», spiega una nota allegata al bilancio, «sono tenuti ad effettuare i versamenti, relativi all'imposta dovuta sui premi incassati per ciascun mese solare, al competente concessionario della riscossione. Quest'ultimo accredita le somme riscosse direttamente al tesoriere della Provincia».

SPAZI PUBBLICI.
Non c'è solo l'assicurazione tra gli aumenti decisi dalla giunta. Nell'elenco figura anche il Canone provinciale per l'occupazione degli spazi pubblici. «Le tariffe», si legge nella delibera, «sono state maggiorate di un'aliquota fissa pari al 50 per cento. Tale maggiorazione nasce dal tentativo di voler attualizzare il gap determinatosi nel corso degli ultimi 20 anni conseguente alla scelta, da parte dell'ente, di non praticare nessun aumento delle aliquote a carico dei cittadini». Gli aumenti dovrebbero riguardare le occupazioni temporanee del suolo e quelle permanenti con tende, auto adibite a trasporto pubblico, passi carrabili, cavi, condutture, funivie, seggiovie, distributori di carburanti e tabacchi.

SERVIZI IDRICI.
Non vengono risparmiati nemmeno i permessi per alcuni servizi idrici che fino ad oggi sono stati gratis. Dal prossimo anno, la licenza per l'attingimento dell'acqua costerà 35 euro; la comunicazione per l'escavazione di un pozzo a uso domestico, 50; il permesso per la ricerca di acque minerali o termali, 1.000; l'istanza per il rilascio di una concessione mineraria, 1.000; i pareri e i nulla osta per la realizzazione di impianti elettrici fino a 150mila volt da fonti rinnovabili, 150.

Le altre tasse provinciali, invece, non sono state ritoccate. L'Imposta provinciale di trascrizione resta ferma al 20 per cento.

Il tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell'ambiente, al 5 per cento. Restano invariate, inoltre, le tariffe per la verifica degli impianti termici e per l'iscrizione al registro imprese autosmaltimento e recupero rifiuti. Non cambia, infine, la tassa di concessione per il rilascio del tesserino autorizzativo per la raccolta dei funghi: il contributo annuale rimane di 30 euro.

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