L'icona della Madonna del Silenzio

TOCCO DA CASAURIA

La storia, tutto nasce da un affresco copto dell’VIII secolo

L'affresco, che rappresentava Maria con il dito sulle labbra e il gesto benedicente, colpì molto Gianmario Carozzi, iconografo contemporaneo

PESCARA . Tutto nasce da un affresco copto dell’VIII secolo, che raffigura Sant’Anna. Un affresco che colpì molto Gianmario Carozzi, iconografo contemporaneo, che “scrisse” un’icona che rappresentava Maria a figura intera, con il dito sulle labbra e il gesto benedicente. Questa icona, si legge sul sito http://www.verginedelsilenzio.org, fu donata a padre Antonio Gentili, e in seguito ne furono fatte diverse riproduzioni , «anche su legno e su stoffa». Una di queste finì nelle mani del cappuccino fra’ Emiliano Antenucci, inventore dei corsi di preghiera silenziosa, «che desiderando un’icona vera a mezzo busto di quel soggetto la richiese al monastero dell’Isola San Giulio, e diede a una monaca iconografa i modelli che aveva: un’immagine dell’icona del signor Carozzi e una dell’antichissimo affresco di Sant’Anna trovato a Faras, nell’Alto Egitto, e custodito nel museo nazionale di Varsavia. La monaca decise di ripartire da quell’affresco, davvero incantevole».
Ed è così che nasce l’icona della Vergine del Silenzio, alla quale, secondo quanto si legge nel sito, «sono state attribuite alcune grazie».
Fra’ Emiliano ha già incontrato il Pontefice, in Vaticano, il 22 marzo scorso, come egli stesso ha raccontato al Centro in quell’occasione. «Quando gli ho mostrato l’icona originale della Madonna del Silenzio lui non riusciva a distogliere lo sguardo da essa, era come estasiato, incantato».
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