La Toto conferma «Vogliamo investire nel sito Solvay»
Bussi, oggi incontro pubblico indetto dal sindaco Chella Oltre all’azienda ci sarà anche il commissario Goio
BUSSI SUL TIRINO. Lo scorso 23 aprile è stata aperta la cassa integrazione per altri 22 lavoratori della Solvay a seguito della dismissione di altri due impianti: quello della chimica fine e dei silicati. Un'altra tegola che si abbatte drasticamente sulla condizione occupazione della Val Pescara. Alla Solvay ora restano in attività meno di ottanta dipendenti. E' stata questa la motivazione che ha indotto il sindaco Marcello Chella a voler programmare per oggi alle 18,30, alla nella sala consiliare, un incontro pubblico per informare la cittadinanza sulla situazione del sito industriale e sullo stato dell'arte dei lavori in atto e da intraprendere per preparare la reindustrializzazione. All'incontro parteciperanno anche il vice presidente della giunta reigionale Alfredo Castiglione, il commissario governativo Adriano Goio, il responsabile del settore industriale della Toto spa Giampiero Leombroni, il responsabile della comunicazione dell’azienda Pasquale Galante e il vice sindaco Giulio Di Berardino. Dunque realtà occupazionale che deperisce sempre di più e stringente necessità di riavviare il processo lavorativo per ridare al sito una possibilità produttiva ed economica. Il discorso continuerà mercoledì mattina a Roma al ministero dell'Ambiente dove ci sarà un incontro con il direttore del dipartimento delle bonifiche per fare il punto sull'accordo di programma ancora in itinere e che deve essere concluso a stretto giro. L'accento cadrà sicuramente sulla problematica ormai arcinota che la reindustrializzazione passa solo attraverso la bonifica del sito industriale che potrà avvenire con l'utilizzo di quei 50 milioni di euro a disposizione del commissario Goio e soprattutto alla luce della recente sentenza del Gup di Pescara che ha rinviato a giudizio tutti gli imputati del processo della mega discarica. Goio riferirà anche sull'andamento dei lavori di contenimento realizzati in questo sito con la introduzione delle palancole di protezione, mentre la Toto ribadirà, come annuncia Leombroni, «l'assoluta convinzione di procedere con l'investimento sul cementificio, la cava, l'officina per i vagoni ferroviari e l'opificio per i prefabbricati in cemento armato», investimento condizionato dalle garanzie ambientali per le quali l’azienda ha commissionato uno studio alla facoltà di chimica dell'università di Roma.
Walter Teti
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