L’aeroporto d’Abruzzo, i sogni Madrid e New York e le polemiche da 14 milioni

La Regione e la Saga scommettono sullo scalo di Pescara: «Entro fine anno sarà completato l’allungamento della pista, poi via ai voli intercontinentali». Stasera a 31 minuti su Rete8
PESCARA. Nel 1996, l’anno in cui è stata costruita l’aerostazione passeggeri che c’è ancora oggi, i passeggeri erano poco più di 71mila; sono saliti a più di 100mila nel 1998; nel 2011, è stata superata la soglia simbolo dei 500mila; nell’anno nero del Covid, il 2020, l’aeroporto d’Abruzzo è crollato a 173mila passeggeri per poi risalire, in cinque anni, fino a un milione. E il 2025 si dovrebbe chiudere a un milione e 100mila viaggiatori. Si intitola “Air Abruzzo - Milioni in volo” l’inchiesta di “31 minuti”, settimanale di approfondimento giornalistico di Rete8 in collaborazione con il Centro che va in onda questa sera alle ore 22.30.
“Un milione di storie in volo”. Così il centrodestra di Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo di Fratelli d’Italia, ha salutato il traguardo di un milione di passeggeri all’aeroporto d’Abruzzo, un dato mai visto prima. Aumentano i passeggeri, aumentano le rotte e aumentano anche gli investimenti e quindi i costi. Ed è per questo che l’aeroporto e la Saga sono sempre sulla bocca della politica.
La Saga è la società della Regione che gestisce lo scalo: il 99,99% delle quote, pari a 3.130.045,68 euro, è in mano alla Regione; quella piccola parte che resta, appena 15 euro e 48 centesimi di azioni, è di una società che si chiama Lss Consulting s.r.l.s con sede a Rimini. Quando poteva, la Regione non ha esercitato il diritto di prelazione e quella manciata di quote è rimasta a un privato. Il presidente della Saga, scelto da Marsilio, è Giorgio Fraccastoro, originario di Cepagatti, avvocato a Roma: è lui l’uomo portato in trionfo dal centrodestra, a partire da Marsilio e dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri di Forza Italia.
Mentre proseguono i lavori da 4,5 milioni per l’allungamento della pista verso San Giovanni Teatino – «Le attività dovrebbero concludersi entro fine anno e subito dopo partiranno la taratura e il collaudo in volo di Enav», dice la Saga –, si pensa già alle prossime rotte e, domani alle ore 9.30 all’aeroporto, è in programma la presentazione della stagione invernale 2025 e delle novità 2026: ci saranno, insieme a Marsilio e Fraccastoro, due dirigenti della compagnia aerea Ryanair, Jason McGuinness (chief commercial officer) e Fabrizio Francioni (head of communications Italy). Tra le possibilità c’è anche un collegamento Pescara-Madrid.
Attualmente, sono 13 le rotte da Pescara: Milano Orio al Serio, Milano Malpensa, Cagliari, Torino, Catania, Londra, Valencia, Bruxelles, Francoforte, Bucarest, Tirana, Cracovia e Breslavia. Ma si pensa già ai voli intercontinentali: a dire la verità, il sogno della politica abruzzese era quello di ospitare già dall’anno scorso i voli di Stato dei Grandi della terra in arrivo a Pescara per il G7, ma i lavori di allungamento della pista non sono ancora finiti a distanza di più di un anno da quel vertice. L’attuale pista dello scalo pescarese attualmente è lunga 2.419 metri e, a fine lavori, la nuova pista sarà di 2.808 metri, con una differenza di 389 metri in più per il decollo. La Saga spiega: «Parallelamente alla taratura e al collaudo in volo, la commissione di collaudo Enac istruirà il collaudo tecnico amministrativo finale per la messa in esercizio della pista, che sarà sancita da una specifica pubblicazione aeronautica». E la Saga sottolinea un passaggio temporale: «I lavori, dopo la fase di bonifica, pulizia dei terreni e attività preparatorie, hanno preso il via a maggio scorso». E questa è una data della polemica politica: «Marsilio, con il caschetto e la pala, un mese prima delle elezioni regionali del 10 marzo 2024 ha dato il via a un cantiere che in realtà non c’era», dice la consigliera regionale M5S Erika Alessandrini, autrice di un esposto alla procura perché le erano stati negati gli atti di quel progetto. «Dopo la denuncia», continua Alessandrini, «mi hanno dato tutte le carte, non potevano non darmele. Noi chiediamo trasparenza e vogliamo la prova che i soldi spesi per l’aeroporto siano spesi bene». E sui soldi, l’altro consigliere regionale del M5S Francesco Taglieri fa i conti in tasca alla Regione e alla Saga: «Negli ultimi tre anni, la Regione ha finanziato la Saga con 14 milioni di euro. È come se, a ognuno del milione di passeggeri, avessimo dato 14 euro». E Taglieri parla di «una partita di giro» tra la Saga e la sanità, cioè l’affitto fino al 2038 a 1,6 milioni di una palazzina nell’area dell’aeroporto per la Centrale unica del 118 Chieti-Pescara: «È un’altra iniezione di fiducia», dice il consigliere.
Dall’altra parte, il centrodestra guarda in alto e sogna in grande: una volta allungata la pista, tra i progetti, c’è quello di volare fino a New York. E gli investimenti potrebbero lievitare. Nell’attesa del sogno Usa, la Saga esplora un altro mercato perché un aeroporto può fare utili anche con il trasporto delle merci. All'aeroporto di Pescara questo servizio manca dal 2012, quando le Poste hanno deciso di puntare su altri scali, come quelli di Ancona e di Bari. Adesso il trasporto cargo potrebbe ripartire: la trattativa tra la Saga e Poste Air Cargo, la società specializzata di Poste italiane che si occupa del trasporto aereo, è in corso.

