LANCIANO, FAVOLA DI CALCIO E DI COSTUME

Era, è e resterà la città del miracolo Eucaristico. Ma in queste settimane si parla di Lanciano per il “miracolo della Virtus”, la sorprendente capolista della serie B. Le imprese della squadra di calcio valgono più di tanti investimenti di marketing. Mass media scatenati per cercare di capire i segreti dei rossoneri. Giornali, televisioni e radio in fila per chiedere alla presidente Valentina Maio come è riuscita a portare così in alto la squadra di una città di 36.000 abitanti. Anche il prestigioso quotidiano francese L’Equipe ha descritto le gesta dei rossoneri. Un fenomeno mediatico, bello da raccontare. Già una donna al timone di una società di calcio nel 2008 aveva scatenato curiosità, adesso che è prima in serie B ancora di più. E poi la storia d’amore con il marito-calciatore, Manuel Turchi. Senza contare che il primato in classifica e la crisi del Pescara hanno ribaltato le gerarchie dell’Abruzzo calcistico. A Lanciano, oggi più che mai, si mangia pane e pallone. E i gol di Falcinelli e soci sono la cartolina di una città che in passato mai aveva vissuto un periodo di tale esaltazione sportiva. Si ricorda della squadra di pallavolo maschile salita fino alla A2, ma il traino mediatico della Virtus non ha eguali. Squadra e società continuano a parlare di obiettivo salvezza, ma i tifosi sognano ad occhi aperti. Sognano la serie A e l’onda lunga mediatica di una storica promozione per continuare a cantare «sono lancianese e me ne vanto».

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