Lavoratori privati o pubblici:  guida per i congedi familiari 

Riconosciuti a uno soltanto dei genitori e per figli sotto ai 12 anni, non ci sono limiti d’età per i disabili Il permesso indennizzato può essere continuativo o frazionato ma non deve superare i 15 giorni

Congedo familiare e permessi indennizzati per l’emergenza Covid-19, ecco come ottenerli. L’Inps ha fornito tutte le indicazioni per presentare domanda e accedere ai benefici, sulla base del Decreto legge numero 18 del 2020, che prevede la possibilità di usufruire di uno specifico congedo, continuativo o frazionato ma non superiore a quindici giorni, per il periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado. La fruizione del congedo è riconosciuta, alternativamente, ad uno solo dei genitori per nucleo familiare e per i figli di età non superiore ai 12 anni.
La condizione posta per accedere alla misura prevista dal governo, visto il periodo prolungato di sospensione dell’attività nelle scuole e negli asili d’infanzia, è che in famiglia non vi sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, previsti in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa.
Il coniuge, inoltre, non deve risultare disoccupato oppure non lavoratore.
Il congedo abbraccia diverse categorie: dipendenti del settore privato, del settore pubblico, lavoratori iscritti alla gestione separata e autonomi iscritti all’Inps e infine i genitori di ragazzi con disabilità. In questo caso, i datori di lavoro devono consentire la fruizione del congedo Covid-19, anche in attesa dell’adeguamento delle procedure informatiche per la presentazione della domanda sulla piattaforma telematica dell’Inps.