PESCARA

Le Naiadi, si avvicina la riapertura e riesplode la polemica

Blasioli e Giampietro del PD: "La Regione non ha mantenuto le promesse, e l'impianto non sarà aperto a tutti"

PESCARA. Per le Piscine Le Naiadi si avvicina il momento della riapertura, in programma a maggio. Il PD regionale e comunale tuona contro la promesse non mantenute dalla Regoone, che starebbe per riaprire la struttura con ben 5 mesi di ritardo rispetto agli annunci. E l’impianto non sarebbe fruibile da tutti, ma al momento solo dalle associazioni sportive.

"Sebbene i comunicati degli esponenti politici di maggioranza annunciassero la riapertura delle Naiadi per gennaio 2024, come apprendiamo stamane dalla stampa, i primi di maggio, con ben 5 mesi di ritardo, sarà possibile tornare ad usufruire dell’impianto sportivo. A quanto pare però la riapertura non varrà per tutti", recita un comunicato congiunto dei Dem Blasioli e Giampietro, che proseguono: "Se da un lato, infatti, non possiamo non rallegrarci per le tante associazioni sportive che potranno tornare a disputare allenamenti e gare a Pescara, nel proprio impianto, evitando così viaggi e spostamenti dispendiosi per gli atleti, dall’altro però, a fronte del nostro ruolo, che ci impone di vigilare sulla gestione della Regione Abruzzo, occorre segnalare quello che ancora non va.

Innanzitutto, come già anticipato, i tempi di riapertura. Ci troviamo ormai a maggio e la convenzione sottoscritta a marzo tra Regione e Fira prevedeva una gestione di 6 mesi. Fortunatamente nella convenzione era prevista la possibilità di una proroga semestrale. Vuol dire che la Regione, anziché poter fare affidamento su 12 mesi pieni di gestione da parte di Fira, potrà contare a questo punto, nella migliore delle ipotesi, di soli 9 mesi per individuare una soluzione duratura per la gestione. Un obiettivo fondamentale su cui presto interrogheremo la Giunta regionale sia per approfondire il modus operandi che per comprendere se siano arrivate o meno richieste da soggetti terzi. Ricordiamo infatti che Le Naiadi hanno bisogno di investimenti importanti per la manutenzione e l’efficientamento energetico, per cui a nostro avviso, come già più volte dichiarato, riteniamo necessaria la previsione di risorse specifiche nell’ambito dei fondi FSC 2021-2027.

C’è infine un ulteriore aspetto, molto importante, che è bene specificare quando si parla di “riapertura”, anche per non alimentare false speranze. Infatti, a poter utilizzare le piscine, la palestra e i campi saranno solo le associazioni sportive individuate dal bando pubblicato da Fira, e solo per le fasce orarie definite – modalità tra l’altro che rischia di determinare un’apertura dell’impianto “a singhiozzo”, cioè spezzettata tra le varie associazioni e a seconda delle richieste pervenute -. Il che vuol dire che l’impianto non sarà propriamente aperto al pubblico, in quanto la frequenza sarà riservata ai soli scritti delle associazioni, e quindi sostanzialmente a chi pratica sport a livello agonistico. Nulla da fare quindi per quanti volessero praticare sport per motivi di salute o personali. Una distinzione non da poco, motivata dal fatto che la Fira staturiamente non può svolgere attività di tipo imprenditoriale, per cui dovrà limitarsi a garantire l’utilizzo dell’impianto esclusivamente per le Asd.

Insomma, anche quando c’è una buona notizia dobbiamo purtroppo constatare come in questa vicenda ci siano ancora diversi aspetti negativi causati dall’approssimazione di questi anni e dai ritardi accumulati, che finiranno per ripercuotersi su una parte consistente dell’utenza che garantisce buoni introiti. Continueremo dunque a vigilare affinché l’impianto riceva gli investimenti necessari e la gestione trovi finalmente una svolta positiva e duratura, capace di venire incontro alle legittime richieste delle associazioni sportive, ma anche a quelle dei cittadini intenzionati a praticare semplicemente un po’ di attività motoria e che saranno tagliati fuori dalla prossima riapertura".