Lo staff di Cordoma supera Cantagallo

In squadra schierati otto segretari e collaboratori, sette per l'ex sindaco. Ma il Comune è senza personale: «La carenza è cronica e crea disordine»

MONTESILVANO. Otto a sette. Il sindaco Pasquale Cordoma vince la sfida dello staff. Cordoma, picconatore degli sprechi dell'ex sindaco Enzo Cantagallo, ha una squadra più numerosa. Ma se lo staff del sindaco cresce, in municipio, la carenza di personale è «cronica». «Il Comune sconta una grave carenza di organico diffusa in ogni settore di attività che riverbera effetti particolarmente pesanti negli ambiti tecnici». È quanto rivela una determina dirigenziale, la 346 del 17 maggio scorso firmata dal dirigente Bruno Terenzi. Con la determina, a causa della carenza di personale «cronicizzata» e «conclamata», viene affidato a un consulente esterno «il piano di riordino del mercato settimanale del martedì». L'incarico da 4.800 euro va al professionista Domenico Di Battista di Montesilvano.  Perché il Comune affida il servizio all'esterno? «L'ente è oppresso, in diretta conseguenza del deficit di organico, da notevoli difficoltà di razionalizzazione», spiega la determina. Una situazione che viene definita di «disordine amministrativo».  Se il Comune è in difficoltà con il personale, lo staff del sindaco Pasquale Cordoma può contare su otto elementi a fronte dei sette del predecessore Enzo Cantagallo. Anche il taglio delle spese per lo staff era stato uno dei cavalli di battaglia di Cordoma prima, durante e dopo la campagna elettorale: su un manifesto del 2006, il circolo di An La Fucina, coordinato da Cordoma, aveva detto «grazie» a Cantagallo «perché si è dotato di un portavoce da duemila euro al mese tolti all'assistenza e a chi ne ha davvero bisogno. Grazie per come utilizza il nostro danaro senza tenere conto delle esigenze della popolazione beandosi solo di sé». Tre anni dopo, il centrosinistra - sceso in piazza a chiedere firme per le dimissioni di Cordoma - attacca: «Tanto si è predicato bene che si è razzolato male», commenta il consigliere Gianni Bratti del Pd, «il segnale di risparmio sbandierato dal centrodestra è stato demagogia. Se dal 2004 al 2006 c'è stato spreco, la verità è che oggi lo spreco è cresciuto. Oppure», dice Bratti, «lo sperpero di soldi pubblici non c'è stato neanche nei tre anni precedenti».  Di fatto, a tre anni dall'insediamento della giunta Cordoma, la partita è sul risultato di otto a sette per Cordoma anche se, sul sito Internet del Comune, la segreteria del sindaco risulta composta di tre dipendenti: il segretario particolare Savino Di Vincenzo e i segretari Fabiola Bellucci e Giosia Antuzzi. Ma, nella squadra di Cordoma, è necessario contare anche un autista dei lavoratori socialmente utili e una addetta alla comunicazione dell'agenzia Pomilio Blumm che si aggiungono al collaboratore Pippo Lomedico e a un altro autista con contratto a tempo indeterminato.

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