Luce e gas, le 14 regole per risparmiare

8 Settembre 2022

Dai 15 giorni in meno con i termosifoni accesi e la riduzione delle temperature alle docce brevi e la cucina più veloce

È un piano, quello redatto dal Governo per il risparmio energetico, che si riassume in 14 regole. Ma non è drastico. Si tratta infatti di una serie di accorgimenti pratici che a livello nazionale, sostiene il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, permetteranno di risparmiare 8,2 miliardi. Le regole hanno la caratteristica di essere su base volontaria: una sorta di chiamata alla responsabilità dei singoli cittadini, in questa fase critica, più o meno simile alla volontarietà della vaccinazione contro il Covid. Ma ora è in gioco il fabbisogno energetico invernale, con i consumi e le bollette da contenere.
VERSO L'AUSTERITY. Risparmiare sul consumo del gas per riscaldare l’acqua mentre si cucina o facendo docce brevi.
Sono alcuni degli accorgimenti che il Governo sta per trasferire in un decreto ministeriale per ridurre i consumi nelle abitazioni e nelle aziende. Le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento indicate dal Regolamento «portano ad un potenziale risparmio di circa 5,3 miliardi di metri cubi di gas e ai risparmi connessi alla limitazione del riscaldamento, circa 3,2 miliardi», a cui si aggiungono le azioni comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione.
Nel Piano, in particolare, sono previsti due step di riduzione dei consumi: il primo, volontario, va adottato fino 31 marzo 2023, riducendo i consumi nazionali di gas almeno del 15%. Ma, in caso di “Allerta Ue” entreranno in funzione misure obbligatorie, che metteranno un tetto al consumo massimo di gas: il Governo calcola che, in caso di allerta, l’Italia dovrà ridurre i consumi di ulteriori 3,6 miliardi di metri cubi di gas naturale.
MENO RISCALDAMENTO. Uno dei punti-cardine è «l’introduzione di limiti di temperatura negli ambienti, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento, in funzione delle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano».
Per l'Abruzzo le fasce sono tre e corrispondono alla classificazione climatica delle diverse zone del territorio (vedi la tabella). In particolare, bisognerà ridurre di un grado il riscaldamento passando da 18 a 17 °C, con 2 gradi in più o in meno di tolleranza, negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e commerciali e da 20 a 19°C, con 2°C in più o in meno di tolleranza, per tutti gli altri edifici, comprese le case private. Il riscaldamento, inoltre, verrà acceso otto giorni dopo rispetto alla normale data indicata dai Comuni su ordinanza del sindaco e verrà spento in anticipo, esattamente sette giorni prima.
I periodi ovviamente variano in base alla zona climatica. In totale per tutti ci saranno 15 giorni di riscaldamento in meno nell'arco dell'anno. Infine, il Governo chiede di ridurre di 1 ora la durata giornaliera massima di accensione dei riscaldamenti. Sono però escluse da ogni limitazione le utenze considerate sensibili come ospedali e case di riposo.
Quanto ai controlli ci saranno, ma senza blitz dei vigili a casa «non essendo possibile avere un sistema di controllo puntuale del comportamento da parte dell’utenza diffusa».
Il Governo punta sul senso di responsabilità collettivo, ma prevede anche «controlli a campione su edifici pubblici» oltre la «campagna di sensibilizzazione per gli impianti di riscaldamento centralizzati, monitorando a livello di reti cittadine di distribuzione gas la risposta degli utenti».
CAMBIARE ABITUDINI. Ma ci sono anche dei comportamenti "a costo zero" che vengono indicati come buone abitudini per limitare i consumi e abbattere i costi della bolletta: dalla riduzione della temperatura in casa alla durata delle docce, più veloci. Si consiglia anche l'utilizzo per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, in grado di trasferire energia termica da un ambiente più freddo a uno più caldo; di abbassare il fuoco dopo l’ebollizione e ridurre il tempo di accensione del forno; di utilizzare lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico, e staccare la spina di alimentazione della lavatrice quando non è in funzione.
Attenzione, inoltre, a spegnere il frigorifero oppure a inserire la funzione a basso consumo quando si è in vacanza; a non lasciare in stand by Tv, decoder, Dvd e a ridurre le ore di accensione delle lampadine. Potranno anche essere adottate, in caso di mancanza di scorte energetiche, misure ad hoc per le amministrazioni degli enti locali come, per esempio, la riduzione delle ore di accensione dell’illuminazione pubblica. Infine, per i Comuni, verranno attivati monitoraggi su edifici pubblici, impianti condominiali e locali commerciali, con il rilevamento dei dati giornalieri di consumo.