Madonne d’Abruzzo, sculture e disegni a Castel di Sangro

Apre i battenti alla Pinacoteca Patiniana la mostra sulle opere restaurate dopo il terremoto

CASTEL DI SANGRO. Crocevia di culture sulle rotte dei pellegrini e dei commercianti lungo la “Via degli Abruzzi” e per le vie del mare, in cui si mescolano influenze d’oltralpe e suggestioni dell’Oriente bizantino. È questa l’immagine della regione che arriva da “La Sapienza risplende. Madonne d’Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento”, la mostra di sculture lignee e dipinti mariani che, dopo essere stata a Rimini, Trento, Teramo e Lanciano, aprire alle 18 i battenti alla Pinacoteca Patiniana. Ad illustrare l’esposizione sarà la Soprintendente per i Beni Storici, artistici ed etnoantropologici d’Abruzzo, Lucia Arbace, curatrice della mostra. Nell’allestimento alla Pinacoteca sangrina, curato da Lino Alviani, in mostra, fino al 20 ottobre, una ventina di opere, tutte databili tra il XII e il XVI secolo. Le sculture lignee e i dipinti su tavola a tema mariano, che hanno già ottenuto notevole successo di critica e di pubblico nel corso delle precedenti esposizioni, provengono dal Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila gravemente danneggiato dal sisma del 2009. Nelle sale della mostra saranno proiettati anche i filmati “Arte salvata, Rescued art” e “L’Aquila di Patini”, a cura di Mauro Congeduti, Leonardo De Santis, Almerigo De Angelis. Un’ulteriore testimonianza-riflessione sull’impegno e le difficoltà incontrate per il recupero di opere d’arte in un città così profondamente ferita dal terremoto. Un impegno di cui una delle più importanti testimonianze sono però proprio le “Madonne tra Medioevo e Rinascimento” che, a partire dallo scorso anno, stanno parlando d’Abruzzo al resto d’Italia. Gli esemplari esposti sono emblema di un’arte che nasce dal dialogo tra influssi, tendenze e dialoghi diversi. Tra le opere in mostra, un’attenzione particolare meritano i dipinti della Madonna de Ambro, proveniente in origine da San Pio di Fontecchio, ma di matrice bizantina, e la Madonna di Savignano e Madonna in trono con angeli di Saturnino Gatti. Il resto è un continuo incrocio e confronto tra arti e colori, tradizioni e devozione popolare che l'Abruzzo ha custodito, mani infaticabili salvato e questa mostra continua a raccontare agli occhi di migliaia di visitatori.

Annalisa Civitareale

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