Maltempo, allerta nel Pescarese: frane e golene chiuse. Nel Teramano si contano i danni

Ancora piogge e temporali in tutto il centro Italia. Dopo i due morti nelle Marche e i disagi in particolare ad Alba, Tortoreto e Giulianova, allerta nel pescarese per la piena del fiume
Piogge diffuse, rovesci e temporali. Il maltempo continua a flagellare il centro Italia. Dopo i due morti causati dal disastroso nubifragio nelle Marche, in particolare a Senigaglia, e i disagi e allagamenti a Tortoreto, Giulianova e Alba Adriatica, anche oggi il meteo non migliorerà con possibili nevicate sopra i 1.500 metri. L’allerta è quindi ancora alta in particolare sulla costa. E, a sopresa, questa mattina a Pescara sono state chiuse le golene per la piena del fiume.
Il divieto di sosta e di transito lungo le golene Nord e Sud della città adriatica è stato disposto, in via precauzionale, dall'amministrazione comunale. Il livello di preallarme del fiume riguarda il tratto nella frazione Santa Teresa, a Spoltore (Pescara). Massima attenzione, dunque, per il corso d'acqua, esondato in città e in provincia con l'alluvione di dicembre, che aveva anche provocato la morte di una donna rimasta intrappolata con la sua auto in un sottopasso allagato. Il Comune ha allertato Questura e Prefettura ed ha fatto rimuovere le automobili parcheggiate nelle golene. Il provvedimento resterà in vigore in base all'evoluzione delle condizioni meteorologiche e dei livelli del fiume. Il sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, fa sapere che «il Pescara è monitorato già da ieri sera. Siamo in livello di preallarme - sottolinea il primo cittadino -, ma la situazione è sotto controllo».
A Montesilvano (Pescara) le intense precipitazioni hanno provocato una piccola frana lungo via Togliatti, strada che porta a Montesilvano Colle, già interessata da importanti smottamenti con l'alluvione di dicembre. Dalla sala operativa della Polizia municipale fanno sapere che in mattinata il fiume Saline ha raggiunto il livello di guardia ed è tracimato in alcuni punti in cui gli argini sono più bassi. In ogni caso, la strada interessata è il tratto di lungofiume già interdetto alla circolazione dopo le esondazioni di novembre e dicembre scorsi. A Città Sant'Angelo (Pescara) sotto osservazione il torrente Piomba, il cui livello nelle ultime ore è sceso.
In provincia, invece, si segnalano alcune frane. Uno squarcio si è creato sulla strada di via Battaglione Alpini L'Aquila a Penne. La frana, con un fronte di circa venti metri, è avvenuta la notte scorsa probabilmente per le piogge cadute sul capoluogo vestino in questi giorni. La frana, che si è generata sulla strada che costeggia l'ospedale San Massimo di Penne, è stata transennata dai carabinieri della compagnia di Penne e dagli agenti della polizia locale. Fortunatamente nella vicinanze non vi erano parcheggiate auto e dunque non si sono registrati danni a cose e persone.
Il tutto mentre si iniziano a fare i conti dei danni nel teramano. Una vera e propria “bomba d’acqua” si è abbattuta su Giulianova per tutta la giornata di ieri e anche per tutta la notte precedente causando allagamenti nelle strade e nelle abitazioni, soprattutto in quelle del Lido. La polizia municipale e i vigili del fuoco hanno lavorato per 24 ore per rispondere alle richieste degli abitanti che hanno ritrovato i propri scantinati sotto parecchi centimetri d’acqua, come nelle precedenti alluvioni di novembre e dicembre scorsi.
Gli episodi più gravi si sono verificati a Villa Pozzoni e Colleranesco dove parecchie famiglie sono rimaste isolate per diverse ore in via Campocelletti: il piccolo ponte che collega la strada alle case è stato infatti sommerso dal fiume d’acqua e fango che ha portato via anche parte della carreggiata. I bambini che si erano recati a scuola con gli scuolabus non sono quindi riusciti a tornare nelle proprie case per pranzo e sono stati accolti dai vicini fino al ripristino della situazione.
La pioggia senza tregua fa piombare Tortoreto Lido di nuovo nel fango e nella paura. Non se la passa meglio Alba Adriatica, dove ieri il Vibrata è tornato a sfondare gli argini e a mettere in pericolo gli animali del canile di via Ascolana. In allerta, i vigili del fuoco ed i volontari delle associazioni di Protezione civile, che hanno lavorato senza sosta per tutta la giornata. Chiuso per qualche ora anche il casello A14 Val Vibrata.
Più grave la situazione nelle Marche: due morti, decine di sfollati, un centinaio di ragazzini bloccati per ore in una scuola prima che i vigili del fuoco riuscissero a portarli in salvo. Strade interrotte, i caselli dell’A14 chiusi. L’alluvione del Misa ha devastato Senigallia, dove ieri sera la città era ancora divisa in due, ma la “bomba d’acqua” che dall’altra sera ha messo in ginocchio quasi tutta la regione.
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