Maltempo in Abruzzo, spiagge in ginocchio: i balneatori chiedono lo stato di calamità

La proposta arriva dalla Fab Cna balneatori abruzzese. Danni alle strutture a Martinsicuro, Silvi, Montesilvano, Francavilla e Vasto

PESCARA. Lo proclamazione dello stato di calamità naturale. La chiederà alla Regione, dopo un'accurata verifica dei danni provocati dal maltempo di queste ore, la Fab Cna balneatori abruzzese. Intanto, il bilancio di una prima, sommaria conta delle conseguenze provocate su spiagge e stabilimenti balneari dall'improvvisa ondata di maltempo è già preoccupante, come illustra il direttore regionale della Fab-Cna balneatori, Cristiano Tomei: «Le segnalazioni più serie di danni - dice - riguardano la costa teramana, e in particolare i comuni di Martinsicuro e Silvi. Ma anche il Pescarese, Montesilvano soprattutto, e la costa teatina, dove Francavilla e Vasto appaiono per ora i centri più colpiti, presentando un quadro di danni preoccupante».

Uniforme lo scenario che si è presentato, fin dalle prime luci dell'alba di stamane, lungo tutto il litorale, in particolare per colpa delle violentissime raffiche di vento spirato nelle notte: palme completamente divelte, ombrelloni e sdraio volati via come fuscelli, accentuata erosione di diversi tratti costieri.

Un quadro inquietante, cui si aggiungono le preoccupazioni dettate da previsioni del tempo negative per tutto il resto della settimana. «Il problema - avverte Tomei - non riguarda solo le imprese turistiche, già colpite da una stagione estiva con più ombre che luci, ma l'intera economia turistica costiera regionale. Senza dimenticare i danni provocati a un bene dello Stato, quale la costa, dall'accentuarsi del fenomeno erosivo: da qui la nostra richiesta alla Regione affinché si attivi al più presto per una verifica della situazione e per un incontro con gli operatori colpiti».

PROLUNGATA LA STAGIONE. Intanto, paradossalmente, arriva il via libera Via libera al prolungamento della stagione balneare fino al 30 settembre dai Comuni di Pescara e Montesilvano (Pescara): è quanto deciso ieri pomeriggio, nel corso di un incontro convocato in seguito alla richiesta dei balneatori. Al centro del confronto, nella sala Giunta del Comune di Montesilvano, soprattutto il concetto di destagionalizzazione. Ai lavori hanno preso parte il sindaco Francesco Maragno, gli assessori agli eventi e al turismo, Ottavio De Martinis e Paolo Cilli, l'assessore al commercio e turismo del Comune di Pescara, Giacomo Cuzzi, le associazioni dei balneatori, rappresentate da Cristiano Tomei Fab-Cna Balneatori, Mario Troisi Fiba Confesercenti, Ottavio Di Stanislao Assobalneari, Daniela Renisi, tecnica in diritto del Turismo e rappresentante del Comitato Alberghiamo, e il domandante Erico D'Angelo, delegato della Guardia Costiera di Montesilvano.

I balneatori hanno rinnovato la loro disponibilità ad allungare la stagione oltre il limite del 7 settembre prossimo, già fissato dalle attuali ordinanze. Dal canto loro le due amministrazioni comunali hanno confermato il sostegno alle associazioni di categoria annunciando la realizzazione di nuovi eventi nel mese di settembre per prolungare la stagione, ma soprattutto ribadendo il desiderio di costruire un cartellone manifestazioni per il prossimo anno collaborativo tra le due città. «È necessario - ha affermato il sindaco Maragno - organizzare un'offerta turistica concertata tra i due Comuni, che permetta ai turisti di godere di eventi nelle due città senza essere costretti a scegliere tra una o l'altra manifestazione». «Per il prossimo anno - ha affermato Cuzzi - potremmo estendere la Notte Azzurra anche a Montesilvano, realizzando un grande evento che guarda al futuro, nell'ottica di una valorizzazione globale del territorio». Soddisfatte le associazioni di categoria che hanno espresso un plauso all'amministrazione Maragno per «la sollecitudine con la quale è stato convocato un tavolo che per la prima volta ha riunito i due Comuni in una stessa occasione». Nulla di fatto, invece, per lo slittamento dell'apertura delle scuole, il cui calendario è decisione dell'Ufficio Scolastico regionale, nel rispetto dell'autonomia delle scuole stesse. «Nel corso dell'anno scolastico - ha concluso Maragno - incontreremo i dirigenti scolastici, per valutare la possibilità di posticipare, in futuro l'apertura dell'anno, ma per ora il calendario rimarrà invariato».

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