Mancini: «Il distretto sanitario sud si farà»

Il direttore generale della Asl sollecita l’Inail a realizzare in tempi brevi l’opera a San Donato

PESCARA. Il distretto sanitario di Pescara sud si farà, ma i tempi per completarlo rischiano di essere più lunghi del previsto. Questo perché l’Inail, cui è stato affidato l’intervento, ha inserito l’opera nell’elenco di quelle che non sono considerate prioritarie.

La notizia è emersa ieri, durante un sopralluogo della commissione consiliare Sanità del Comune alla Asl per incontrare il direttore generale Armando Mancini.

Il manager ha cercato di rassicurare i consiglieri presenti, garantendo un suo intervento affinché il distretto venga realizzato in tempi relativamente brevi, «perché è un’opera indispensabile». «L’Inail ha classificato le opere da realizzare in tre gruppi», ha spiegato Mancini, «quelle inserite nel gruppo A sono prioritarie. Il distretto sanitario è stato messo nel gruppo C, cioè tra i lavori meno urgenti, ma io richiederò all’istituto di spostarlo nel gruppo A». «Se non dovessi riuscirci», ha aggiunto il manager, «ricorreremo ad un’altra soluzione, cioè la stessa Asl si farà carico direttamente di realizzare l’opera».

Ora, invece, il progetto fa parte di un programma straordinario di investimenti dell’Inail. Per questo intervento è stata prevista una spesa di 4.957.000 euro. Soldi che l’istituto dovrebbe poi recuperare con l’affitto della struttura alla Asl.

Fatto sta che, in sedici anni di attesa, è stato realizzato solo lo scheletro della struttura. Per questo il segretario cittadino del Pd Moreno Di Pietrantonio ha più volte sollecitato la conclusione dei lavori. «Il distretto sanitario di Pescara sud», ha affemato ieri, «fa parte delle opere necessarie per il rilancio delle periferie». I lavori, cominciati nel 2000, sono fermi per una serie di contenziosi e complicazioni burocratiche. Oggi, tra via Rio Sparto e via Comunale piana si può vedere solo un rudere abbandonato con i pilastri che si stanno sfaldando e i ferri pieni di ruggine.

Il progetto prevede un edificio dislocato su due piani, ognuno di 1.288 metri quadrati. All’interno del distretto sanitario dovrebbero andare un poliambulatorio, uffici amministrativi, un centro unico di prenotazione. L’opera dovrebbe servire un’utenza di almeno 50mila persone. L’obiettivo è quello di ridurre le liste di attesa, snellire le prenotazioni, aumentare i servizi ambulatoriali con un minore ricorso alle spese improprie. (a.ben.)

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