Mangiano alici marinate, si prendono l'anisakis

Undici cittadini di Roccamorice in ospedale dopo una cena in casa a base di pesce

PESCARA. Hanno mangiato alici marinate preparate in casa e dopo poche ore hanno cominciato a sentirsi male. Per questo 11 persone di Roccamorice sono finite all'ospedale di Pescara, nei giorni scorsi, dove è stato appurato che quella cena ha provocato una sospetta anisakiasi gastrica, legata alla preparazione sbagliata della pietanza.

Il gruppo è stato seguito prima al pronto soccorso diretto da Alberto Albani, poi è stato sottoposto a gastroscopia dal personale del servizio di Endoscopia digestiva, dove il primario è Adriano Lauri, e infine c'è stato il passaggio nel Laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologia coordinato da Luana Cosentino, dove sono stati effettuati gli esami. Sono tornati tutti a casa, non c'è stato bisogno di ricovero, e saranno monitorati nei prossimi giorni.

«E' importante però sapere spiega Paolo Fazii, dal laboratorio analisi che questo tipo di pesce va congelato a meno 20 gradi per 24 ore prima di essere preparato o va cotto a 60 gradi». Proprio per studiare le larve che si nascondono nel pesce crudo e fare opera di prevenzione in Abruzzo, nel 2009 si è costituita una società scientifica presieduta proprio da Fazii. Si chiama Gispla, Gruppo italiano per lo studio delle patologie da larve anisakidi.

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